La vendemmia come alternativa concreta alla disoccupazione, non solo un’attività folcloristica per ritrovare le radici della nostra cultura contadina. Infatti in tanti hanno chiesto di partecipare alla raccolta delle uve fra agosto e ottobre dando luogo a un “overbooking” in Franciacorta e nell’Oltrepo pavese.
Come spiega Claudio Milani di Coldiretti Pavia: “Purtroppo sono tempi di crisi, sono arrivati tantissimi curricula, circa 200, di questi ne abbiamo sistemati una cinquantina e questo è una dato molto positivo”. Non braccianti stranieri sottopagati, alla Vendemmia solidale organizzata in Lombardia da Coldiretti hanno partecipato tanti italiani rimasti senza lavoro, come spiega Davide Stocco proprietario dell’azienda Eredi Cerruti Stocco “Quest’anno abbiamo abbiamo solo italiani, gli altri anni avevamo sempre avuto ragazzi extracomunitari, siamo contenti di questo cambio non per discriminare ma perché siamo contenti di dare lavoro e opportunità a gente del posto”.
L’iniziativa di vendemmia a chilometri zero punta a offrire un’opportunità di reddito, con assunzioni regolari e stipendi fra gli 800 e i 900 euro al mese. Il 40% di quelli che si sono fatti avanti vengono dal mondo dell’edilizia, ma ci anche sono tanti i giovani under 30 e donne che hanno perso il lavoro.(immmagini AFP)