Il presidente della Consob Giuseppe Vegas mostra il pugno di ferro nell’audizione al Senato sull’operazione Telefonica-Telecom. Sbattendo la porta in faccia a chi sperava in uno stop all’operazione da parte della Consob, o un cambio delle regole sull’Opa sbandierando, nel momento sbagliato, l’italianità dell’ex monopolista telefonico guidato da Franco Bernabè.
La decisione ormai è presa. Il no all’operazione, se si voleva, spettava ad altri e in altri momenti. Che senso ha appellarsi alla Consob ora, e con Telefonica che non sembra aver commesso passi falsi dal punto di vista legale?
L’Opa solo dopo il 30% del capitale
La normativa italiana “lega l’obbligo di Opa al superamento del 30% del capitale con diritto di voto indipendentemente dal fatto che alla partecipazione acquisita corrisponda una situazione di controllo della società quotata”, ha precisato Vegas sul caso Telefonica, che punta a rafforzare la sua presenza nella holding di controllo di Telecom, Telco.
L’attacco al concetto di italianità a prescindere
”Non si può contemporaneamente avere paura dello straniero e chiedere i soldi agli stranieri perché è incoerente. Il tema è se le imprese funzioneranno meglio o saranno cannibalizzate”, ha evidenziato Vegas .
Il cambio delle regole sull’Opa
Un’eventuale modifica alla soglia di opa, attualmente fissata al superamento del 30% del capitale con diritto di voto, può avvenire solo per via legislativa. “Se si cambiano le regole in corso d’opera c’è un rischio reputazionale per il Paese”. È il monito di Vegas, che, mettendo in guardia sul fatto che si possa intervenire per cambiare le regole sull’Opa, ha tuttavia chiarito che “qui non c’è corso d’opera ma siamo in una fase preliminare”.
C’è tempo fino a dicembre per un eventuale cambio della normativa Opa tale da farla valere sull’operazione Telecom. “Ovviamente – ha spiegato – un’eventuale modifica legislativa non dovrebbe avere un effetto retroattivo e non potrebbe che applicarsi alle acquisizioni successive alla sua entrata in vigore”.
Il faro della Consob sul prezzo di acquisto delle quote in Telco
Consob sta facendo verifiche sul prezzo pagato dagli spagnolo di Telefonica ai soci italiani in Telco per salire nella holding che controlla Telecom, ha poi dichiarato Vegas. “Il prezzo è doppio rispetto alla quotazione attuale a quasi 1,1 euro. Ognuno è libero di pagare il prezzo che vuole, qui si incorpora un sovrapprezzo ed è razionale pensare che dietro ci potrebbe essere una acquisizione del controllo”. Per questo la Consob ha già incontrato rappresentanti di Telco e la prossima settimana vedrà Telefonica.