L’Accademia svedese renderà noto giovedì il nome del premio Nobel per la letteratura 2013. Tra i favoriti ci sono poche novità: i “soliti” Haruki Murakami, Don DeLillo, Joyce Carol Oates e Cormac McCarthy.
L’organizzazione del premio insiste che il Nobel va all’autore e alla sua opera artistica, non ad un Paese o una scuola letteraria in particolare. Nonostante il polemico premio al cinese Mo Yan, considerato un intellettuale vicino al regime, le scelte sembrano essere orientate da questioni politiche e non dalla qualità.
Questa volta le probabilità di un premio politico sono alte e concentrate nei luoghi di conflitto che attirano l’attenzione internazionale. Tra i candidati forti ci sono il poeta siriano Adonis (nella foto), lo scrittore israeliano Amos Oz o il keniano Ngugi wa Thiong’o.
Adonis è poeta e saggista e ha sviluppato la sua carriera letteraria in Libano e Francia. Il quotidiano francese Le Figaro ha indicato come favorito il keniano Ngugi wa Thiong’o. C’è chi scommette invece su Yves Bonnefoy, poeta e critico letterario. Ma tra i favoriti c’è anche il britannico John Le Carré. Dal Canada arrivano le candidature di Margaret Atwood e Alice Munro, mentre dall’Ungheria Peter Nadas. Dall’Italia Claudio Magris. Negli ultimi anni, il nome di Bob Dylan è stato più volte ripetuto. Tra gli autori in lingua spagnola c’è lo spagnolo Javier Marias e, tra quelli in lingua portoghese, António Lobo Antunes.