No, non stiamo parlando di registi più o meno occulti, come lo è stato Giorgio Gori alle scorse primarie. Matteo Renzi per il debutto della sua corsa alla segreteria Pd ha scelto di affidarsi a un regista vero e proprio. È il giovane Pippo Mezzapesa ad aver curato la diretta dell’evento di sabato alla Fiera di Bari.
Classe 1980, originario di Bitonto (Bari), Mezzapesa ha al suo attivo già diverse produzioni cinematografiche. Ha vinto il David di Donatello insieme alla sceneggiatrice Antonella Gaeta con “Zinanà”, la storia di un suonatore di piatti in un paesino della provincia barese. Alterna il cinema impegnato, ha realizzato documentari sul Petrolchimico di Brindisi e sull’Ilva, a quello più leggero. Suo il cortometraggio “Come a Cassano” che racconta la storia di un ragazzino omonimo del noto calciatore e si è aggiudicato la menzione speciale ai Nastri d’argento. C’è anche un documentario sulla politica tra i suoi lavori. Quella qualunquista e vista dal basso rappresentata dal becchino Pinuccio Lovero. E da Pinuccio Lovero a Matteo Renzi il passo è breve.
La società di Mezzapesa, Fanfara film, collabora con la gettonatissima agenzia di comunicazione Proforma e insieme hanno curato alcune campagne elettorali come quelle di Nichi Vendola e Michele Emiliano. Ora è Renzi a voler “cambiare verso” insieme a loro. Sabato mentre “Matteo” inaugurava la sua candidatura, Mezzapesa inaugurava la sua prima diretta. Anche se le preoccupazioni erano legate soprattutto alla circolarità della scenografia e all’esuberanza dell’oratore, tutto è filato liscio e il sindaco ha lasciato ampia libertà di manovra al versatile regista.
Il cortometraggio “Come a Cassano”