Non mi associo alle critiche, rivolte a Renzi, per non aver parlato, a Bari, dei problemi del Sud.Prima di Matteo, tanti ne han parlato, forse troppo, presentando ponderosi “libri dei sogni”, che sono finiti nei polverosi archivi di Palazzo Chigi. Molte e mirabolanti promesse, non solo il Ponte sullo Stretto di Messina. Ma, in concreto, è stato fatto poco o nulla.
L’auspicio è che Renzi, se riuscirà a diventare leader del Pd e poi a “sfrattare” il premier Letta dalla guida del governo, intervenga sulle questioni del Mezzogiorno, con apertura alle novità, che ci sono, e rottamando il vecchio personale politico.
Spesso, il rinnovamento, nel Sud, è fallito, in quanto promesso e gestito dai vecchi maneggioni della politica che, abilmente, per restare al potere, hanno cambiato, e cambiano, casacca, ma restano gli eterni, inamovibili Gattopardi.
Il Sindaco di Firenze selezioni, con attenzione, la nuova classe dirigente, dicendo fermi “niet” ai tanti, che stanno cercando di salire sul suo carro, fedeli al vecchio detto: “Franza o Spagna, purché se magni!”.
Renzi e il Sud: “niet” libri dei sogni ma attento ai Gattopardi!
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