Entrò lunedì i soci di Alitalia, i capitani coraggiosi che tentarono l’impresa disperata di salvare la compagnia di bandiera, devono versare altri 38,5 milioni di euro, ultima rata di un aumento di capitale deciso per evitare il fallimento.
LO STATO DELL’ARTE
Comunque Alitalia ha incassato, a fronte delle sottoscrizioni ricevute da soci e dei versamenti effettuati da Intesa Sanpaolo e da Unicredit a valere sulla garanzia di sottoscrizione da loro prestata, l’importo complessivo di circa 173 milioni. L’importo è stato comunicato la scorsa settimana dalla compagnia guidata dall’amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, in riferimento all’aumento di capitale per complessivi 300 milioni, deliberato da Alitalia il 14/15 ottobre 2013, per cui era scaduto mercoledì scorso il termine per l’esercizio del diritto di opzione.
CHI PORRA’ UNA DOMANDINA INDISCRETA?
Gli occhi dunque ora sono puntati su lunedì prossimo. Chissà se qualcuno di loro porrà al consiglio di amministrazione presieduto da Roberto Colaninno la seguente domanda:” E’ sensato che un’azienda sull’orlo del collasso, paghi 70 mila euro al mese un’agenzia di pubbliche relazioni pur disponendo di un nutrito ufficio stampa? E questo contratto stipulato nel marzo del 2013 verrà rinnovato o si preferirà tagliarlo?”.