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L’economia italiana sarà più verde con GreenItaly1?

La quotazione è prevista prima della fine dell’anno. Non sarà su Mta, ma su Aim, e non stiamo parlando di Moncler. Ma GreenItaly1, messa senz’altro in ombra dal campione padovano del piumino fashion, merita attenzione. Da un lato opera nel settore ad elevata crescita della green economy, dall’altro perché è la prima Spac (Special Purpose Acquisition Company) tematica specializzata in questo comparto. E comunque le altre si contano sulle dita di una mano: Industrial Stars of Italy, l’ultima quotata, a luglio. Sul listino dal 2011, c’erano Italy1 Investment, che a marzo 2012 si è fusa con Ivs group, leader nella distribuzione automatica; e Made in Italy 1, che il primo febbraio scorso ha completato la fusione per incorporazione di Sesa, prendendo il nome di quest’ultima, un provider di soluzioni tecnologiche a valore aggiunto per le imprese.

IL MECCANISMO DELLA SPAC
La Spac è una forma societaria normata dalla legge italiana, ma poco utilizzata dagli operatori domestici e molto più americana come carattere. Si tratta in sostanza, come suggerisce l’estensione dell’acronimo, di veicoli societari contenenti esclusivamente cassa e costituiti al solo fine di raccogliere, mediante il collocamento e la quotazione dei propri strumenti finanziari sui mercati, capitale da impiegare per acquisire in un orizzonte temporale di un paio di anni, una società operativa con la quale porre in essere un’aggregazione, tipicamente attraverso una fusione.

GLI INVESTIMENTI NEL GREEN
GreenItaly1 punta a raccogliere circa 40 milioni di euro attraverso l’ammissione alle negoziazione su Aim al fine di realizzare un’operazione di aggregazione con una società target entro 24 mesi dalla quotazione. La società target sarà un’azienda italiana operante nei segmenti della green economy, che spaziano dall’agribusiness, alle costruzioni e alla mobilità sostenibili, alla smart energy, alla gestione dei rifiuti, al trattamento delle acque. La preda deve vantare solidi risultati economici, generazione di cassa, elevata propensione all’innovazione e vocazione internazionale con un’attività non legata ad incentivi. Il lavoro di selezione sarà facilitato, visto che GreenItaly1 avrà a disposizione il database di 3mila aziende, che è proprietà di uno dei promotori, ovvero VedoGreen, società del gruppo Ir Top specializzata nella finanza per le imprese della green economy.

CHI PROMUOVE LA QUOTAZIONE
Gli altri promotori sono Idea Capital Funds Sgr del gruppo DeA Capital/De Agostini, uno dei principali operatori indipendenti italiani nel settore del private equity che gestisce tra gli altri un fondo di private equity specializzato nella green economy, e Matteo Carlotti, già fautore della Spac Made in Italy1. GreenItaly1 sarà assistita da Intermonte nel ruolo Global Coordinator e di Nominated Adviser, dallo Studio D’Urso Gatti Bianchi per gli aspetti legali, da Hogan Lovells quale consulente legale di VedoGreen e da Advance Advisor nel ruolo di Spac specialist. La società di revisione sarà Kpmg, mentre la consulenza fiscale è affidata a Chiaravalle Reale e Associati. La comunicazione finanziaria è affidata a Ir Top.


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