L’ultimo endorsement è forse quello più inaspettato per Pippo Civati. “Questo Civati è bravissimo”, avrebbe detto Silvio Berlusconi nel corso di una cena ad Arcore. La corsa congressuale ha dato molta visibilità all’outsider brianzolo e alle sue istanze che sembra aver recepito in parte anche Matteo Renzi. Ius soli, immigrazione, unioni civili, riforme. C’era molto di Civati nel discorso del nuovo segretario Pd all’assemblea milanese del partito. Formiche.net ne ha parlato con Elly Schlein, una tra le più giovani delegate della direzione, civatiana e anima di Occupy Pd.
Renzi si sta “civatizzando”?
La lunga relazione milanese di Renzi ha toccato molti temi che ci stanno a cuore e questo non può che farci piacere. Ma il nuovo segretario del Pd non si è civatizzato, per ora è molto vago nei suoi accenni alla nostra mozione. Ha parlato sì di sussidio universale di disoccupazione, di rivedere la Bossi-Fini, di pensare alla pacificazione con i nostri elettori e non con il centro-destra. Le nostre proposte da attuare sono tante ed è importante che Renzi le prenda in considerazione. Il tema è però come riuscire a farlo con questa maggioranza di governo.
Nonostante l’uscita di Berlusconi, questo esecutivo non vi convince?
Resto convinta che lo schema non funzioni. Come si può parlare di unioni civili avendo come alleato Roberto Formigoni? Le proposte elencate da Renzi spaventano Alfano che le ha definite “di sinistra-sinistra”. E preoccupano anche alcuni esponenti del Pd.
La sfida è stata lanciata anche a Grillo. Ha fatto bene Renzi?
È giusto incalzare Grillo ma ritengo sbagliato il tono usato. Non è un baratto quello che va proposto. Se pensiamo che quei 40 milioni di rimborsi elettorali vanno restituiti, facciamolo e basta. Civati propose già a febbraio di restituire ciò che non era stato speso.
Voi avete sempre cercato un dialogo con Grillo. È una strada percorribile?
Noi abbiamo sempre cercato un dialogo non con Grillo, ma con i parlamentari del M5S. Sicuramente abbiamo più punti di contatto con loro che con Forza Italia. Il Pd si è fatto sottrarre molte tematiche che avrebbe dovuto portare avanti in prima istanza: l’uso del web per implementare la partecipazione democratica, l’ambiente, il tema della legalità, la legge elettorale. Su questi punti Pd e 5 Stelle possono lavorare insieme.
Fino ad ora però Grillo ha sempre risposto picche…
Grillo non è in Parlamento, ci sono tanti eletti a 5 Stelle non felici del suo rifiuto categorico al dialogo. Le contraddizioni all’interno del movimento andranno sciolte, non è democratico volere il 100% dei voti, come ha detto il leader del movimento. E poi non è vero che siamo tutti uguali. Il ritorno al Mattarellum si può fare domani mattina, basta volerlo.
La convincono le nuove squadre di segreteria e direzione targate Renzi?
Mi attendevo un “sorpresone”, una segreteria di impatto magari inserendo nomi tipo Oscar Farinetti e Alessandro Baricco. Tranne qualche eccezione ha preferito invece optare per persone a lui molto vicine, ed è una scelta legittima. Li giudicheremo alla prova dei fatti e speriamo facciano un buon lavoro per tutto il Pd. Per quanto riguarda la direzione, penso ci siano troppi pochi giovani. Ma sono felice che la quota Civati sia indubbiamente quella con l’età anagrafica più bassa, l’unica ad aver scelto come delegato un giovane democratico, Marco Sarracino.