Buttiamola pure in politica, come fa già qualche osservatore, dicendo che il renzismo prevale in Mps con la bocciatura dell’aumento di capitale a gennaio decisa dall’assemblea del Monte: d‘altronde il sindaco di Siena, Bruno Valentini, considerato vicino a Matteo Renzi, esulta per la decisione dell’assemblea sulla scia della posizione della Fondazione senese, che preferiva un aumento di capitale a maggio.
Buttiamola pure in politica dunque, se si vuole, ma qualche numero aiuta a comprendere gli effetti del voto dell’assemblea di Mps in cui è prevalsa la volontà della Fondazione Mps presieduta da Antonella Mansi.
Con l’aumento di capitale immediato e dunque il rimborso dei Monti bond, la banca avrebbe risparmiato – secondo i calcoli che arrivano dallo stesso istituto – 120 milioni di minori interessi sulle obbligazioni: cedole che ora dovrà pagare in più a causa della dilazione.
Tutto qui? No. A fine gennaio scade il consorzio di garanzia previsto per l’aumento di capitale così come era stato architettato dal vertice della banca presieduta da Alessandro Profumo e dall’ad, Fabrizio Viola. Dopo – se e quando la banca riuscirà ad allestire un nuovo consorzio – l’istituto senese dovrà sborsare altro denaro per il consorzio (con qualche decina di milioni di aggravio rispetto ai 110 milioni di commissioni del pool di banche d’affari) e la ricapitalizzazione di certo non avverrà a costi azionari inferiori.
Per non parlare degli svariati milioni sul funding: il cds che assicura contro il rischio Mps – ha notato oggi Repubblica in una corrispondenza da Siena di Andrea Greco – dal 21 settembre si è dimezzato da 700 punti a 335 e probabilmente risalirà.
E non è finita. Il voto di oggi costa anche ai contribuenti italiani. Con l’aumento di capitale a gennaio lo Stato avrebbe incassato 3 miliardi di euro, che avrebbero alleviato le esigenze del sempre esigente Tesoro.
Insomma, chi esulta o gioisce – o soltanto si compiace per il voto odierno – forse ha fatto i conti senza l’oste.
GLI APPROFONDIMENTI CHE FORMICHE.NET HA DEDICATO ALLE VICENDE DI MPS:
Mps, nessuno brindi per il no dell’assemblea all’aumento di capitale a gennaio. Il corsivo di Leo Soto
Vi spiego perché Profumo e Mansi bisticciano. Intervista di Fernando Pineda a Tommaso Strambi
A Siena Confindustria manda a monte il liberismo artefatto. Il corsivo di Leo Soto
Mps e la commedia di Natale. Il post del blogger Andrea Giacobino, giornalista finanziario
Profumo di Marchetti per Mps. Il corsivo di Pietro Di Michele che parla delle tesi del notaio Marchetti e dell’economista Vitale sul caso Monte dei Paschi di Siena