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Lo sapete che con il modello spagnolo vince Grillo?

I politici italiani guardano spesso all’estero quando si tratta di ideare una “nuova” legge elettorale. Dopo le proposte di Renzi è ora di moda la legge elettorale spagnola.

COME FUNZIONA IL SISTEMA ELETTORALE ALLA MADRILENA

In Spagna per la Camera si vota con un sistema apparentemente molto semplice. Troviamo un proporzionale corretto con il metodo di D’Hondt applicato a circoscrizioni piccole (pari alle provincie). Ogni circoscrizione elegge un numero di deputati sulla base della propria popolazione. In Spagna vi è inoltre uno sbarramento per collegio del 3%. Il sistema spagnolo è stato pensato per ottenere sia un grado elevato di bipartitismo complessivo sia una buona rappresentanza dei partiti regionali. Le liste sono bloccate ma i collegi provinciali permettono una notevole vicinanza tra politici e cittadini. Gli elettori sapranno esattamente chi rappresenta la loro provincia in Parlamento e sapranno dunque a chi rivolgersi.

LE SIMULAZIONI

Applicando tale sistema ai voti delle ultime elezioni italiane otteniamo che il Pd sarebbe il partito vincente (203 seggi) ma con un unico seggio di distacco dal M5S. A seguire il Pdl (162 Seggi), Scelta Civica (31), Lega Nord (19), Sel (6) e Svp (4). Un seggio anche per Vallée D’Aosta e Die Freiheitlichen, che farebbero il loro ingresso in Parlamento. Fratelli d´Italia vincerebbe un seggio nella provincia di Salerno.

PARITA’ FRA RENZI E GRILLO

M5S e Pd sarebbero dunque alla pari e, a parte una “Grande Coalizione”, non ci sarebbero possibilità di formare un governo. Il vero vincitore con questo sistema elettorale sarebbe il M5S (+94 seggi rispetto al Porcellum) grazie alla sua forte presenza su tutto il territorio italiano. Solo in 5 collegi, infatti, non otterrebbe seggi. Il Pdl aumenterebbe il numero dei propri deputati e questo grazie alle importanti vittorie nelle provincie del meridione. Nonostante ciò il centrodestra pagherebbe pesantemente la propria frammentazione. La nuova spaccatura del Pdl in Forza Italia e Ncd porterebbe a un ulteriore peggioramento di questi risultati.

CENTROSINISTRA SCONFITTO

Il centrosinistra sarebbe il vero sconfitto di questo sistema. Il Partito Democratico pur vincendo numerosi seggi soprattutto nelle “provincie rosse” vedrebbe ridotta la propria componente parlamentare. Discorso simile anche per Sel. Stupisce dunque che sia proprio Renzi a proporre questo sistema.

SISTEMA INGOVERNABILE

Il sistema spagnolo non si sposa con un sistema tripolare come quello italiano e non garantirebbe governabilità. Non sono inoltre da sottovalutare le tensioni politiche che tale sistema porta con sé. Non solo prima e dopo le elezioni si discuterebbe sull´opportuna suddivisione dei seggi per provincia, ma con questo sistema ogni singola scheda è essenziale. Ad esempio il Pdl perderebbe un seggio nella provincia di Prato per solo 14 voti. Tra M5S e PD in molti collegi il seggio a favore dell´uno o dell´altro sarebbe questione di un centinaio di voti. Possiamo stare sicuri che qualsiasi risultato sarebbe fortemente contestato. Infine, essendo i tre maggiori partiti così vicini tra di loro, ogni eletto avrebbe un peso decisivo. Allora sì che ci si ritroverebbe nella Repubblica dei “Scilipoti”.

Fabio Plebani @plebanifabio

Una versione dettagliata con la descrizione della metodologia seguita è leggibile su “Get Up Italia”. 



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