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Le cupe premonizioni di Draghi

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Mario Draghi ha confermato le aspettative del mercato: la crescita dovrebbe continuare nel 2014 e 2015 ma allo stesso ritmo del quarto trimestre dell’anno scorso (Corriere). Fermo anche il tasso d’interesse di riferimento: il costo del denaro resta al minimo storico dello 0,25% (Sole 24 Ore). Le previsioni della Bce parlano anche di un lungo periodo di prezzi bassi, a cui seguirà un graduale movimento verso un’inflazione appena sotto il 2% (Repubblica). Draghi promette una “politica monetaria espansiva e molto reattiva” (La Stampa), ma meglio evitare il falso ottimismo, come consiglia il Financial Times.

Dati Istat Intanto in Italia è salito al 3% il rapporto deficit-pil nel terzo trimestre 2013 (+1,6 punti rispetto al corrispondente intervallo del 2012) e nei primi nove mesi dello scorso anno il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è calato dell’1,5% nei confronti dello stesso periodo del 2012 (Corriere).


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