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Elogio del Rottamatore Marchionne. Altro che Renzi…

Può entusiasmare o no, può piacere per i suoi modi ruvidi o meno, ma va dato atto a Sergio Marchionne di avere le idee chiare più di tanti suoi detrattori che invocano numeri, modelli e tattiche quando il settore dell’auto è in piena riconversione e come tutta l’economia mondiale è zeppa di incertezze.

Quello che è certo è che il capo azienda della Fiat sta dando una prospettiva industriale e globale a una azienda che prima del suo avvento era destinata al fallimento.

Certo, non mancano le difficoltà e le incognite: il peso del debito è intatto, il rating è ancora junk, le risorse finanziarie sono da trovare (prestito convertendo), ma la fusione è un fatto che segna una svolta imprenditoriale, industriale e geopolitica irreversibile e tutt’altro che criticabile.

Ecco le parole di ieri di Marchionne sul futuro suo e della Fiat, e in fondo tutti gli approfondimenti dedicati da Formiche.net al vero Rottamatore, altro che Renzi…

L’OTTIMISMO DEL CAPO AZIENDA

Il numero uno di Chrysler e Fiat Sergio Marchionne è “ottimista” sull’andamento del mercato dell’auto americano, meno sulla direzione di quello europeo.

LO SCENARIO EUROPEO

“Il problema dell’economia (europea) è dovuto a molte ragioni tra cui la mancanza di certezza sul futuro… ci vorrà molto tempo prima che questo mercato recuperi, non credo che il 2014 sarà l’anno della ripresa, dobbiamo guardare oltre il 2014 per vedere un rilancio” decisivo, ha detto ieri Marchionne nel corso della conferenza stampa organizzata a margine del North American International Auto Show, il Salone dell’auto che si apre oggi a Detroit, in Michigan.

LE PROSPETTIVE AMERICANE

Per quanto riguarda invece gli Stati Uniti Marchionne ha spiegato di continuare “a essere ottimista sulle condizioni del mercato americano dell’auto”. In questo paese “abbiamo visto un cambiamento fondamentale, che ci incoraggia molto, ci sono volumi che hanno sostanza”, ha spiegato.

LA QUOTAZIONE DI FIAT-CHRYSLER

Parlando della quotazione del gruppo nato dalla fusione tra Fiat e la controllata americana Chrysler, Marchionne ha detto: “E’ tecnicamente possibile entro fine anno, non lo è nel primo semestre”.

Marchionne ha anche parlato della sede del gruppo Fiat-Chrysler, affermando che sono tra le “questioni da discutere a fine del mese, il 29 gennaio”, ma “la linea strategica del gruppo è chiara, lo sviluppo di marchi premium è la strada”.

IL FUTURO DEL CAPO AZIENDA

Il manager ha parlato anche di chi potrebbe prendere il suo posto in futuro: “Il mio successore dovrebbe uscire dall’azienda”, ovvero essere selezionato all’interno del gruppo, ha detto. “E’ già stato fatto in altri casi”, ha aggiunto il presidente di Fiat John Elkann, che ha confermato che Marchionne resterà almeno per i prossimi tre anni in modo da portare avanti il nuovo piano industriale che verrà presentato a maggio.

ECCO TUTTI GLI APPROFONDIMENTI DI FORMICHE.NET SU FIAT E MARCHIONNE: 

FATTI
Fiat, ecco gli effetti di Chrysler sugli stabilimenti italiani del Lingotto di Francesco De Palo

Tutti i peana a Marchionne e le sfide per la Fiat di Fernando Pineda

L’affarone di Fiat con Chrysler

COMMENTI E ANALISI

Difesa ragionata del vero Rottamatore (Sergio Marchionne). Il commento di Paolo Mazzanti

Perché Marchionne continua a fare l’amerikano. L’analisi di Stefano Cingolani

Ecco perché la Fiat italo-americana è anche un po’ meridionale. L’approfondimento di Federico Pirro

Vi spiego perché è ingiustificato l’eccesso di entusiasmo su Fiat-Chrysler. L’opinione di Massimo Mucchetti

Caro Marchionne, complimenti. Ma che ne sarà di Fiat. L’intervento di Riccardo Ruggeri

INTERVISTE

Che cosa ha davvero in mente Marchionne. Conversazione di Francesco De Palo con Ugo Bertone

Vi spiego perché è stata Chrysler a comprare Fiat. Conversazione con Marco Cobianchi di Michele Pierri

Il mio plauso ragionato al colpaccio americano di Marchionne. Parla Rocco Palombella (Uilm) di Francesco De Palo

I POST DEI BLOGGER DI FORMICHE.NET
Ecco il mercato che troverà Fiat-Chrysler di Ernest Ferrari

Elogio di un manager geniale: Sergio Marchionne di Romano Perissinotto

E ora con Chrysler che fine faranno Lancia e Alfa Romeo? di Ernest Ferrari

 



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