Nel giro di poche ore ci sono stati tre attacchi al Cairo. In totale sono morte cinque persone mentre 80 sono rimaste ferite.
Il primo attentato è avvenuto con un’autobomba contro il quartier generale della polizia. L’esplosione ha lasciato un cratere davanti all’edificio e la facciata è stata parzialmente distrutta. Il ministro dell’Interno, Hany Abdel Latif, ha confermato che a produrre l’esplosione è stata una vettura imbottita di esplosivo.
Il secondo attacco è avvenuto qualche ora dopo, sempre con un’autobomba, ma questa volta vicino a una stazione della metropolitana. Secondo la tv di Stato, questa deflagrazione ha causato un morto e 15 feriti. L’ultima esplosione, invece, è stata registrata nei pressi di una caserma.
Secondo il sito web del quotidiano indipendente egiziano Al Masry Al Youm, il gruppo islamista “Ansar beit al Maqdis” (“Partigiani di Gerusalemme”, ndr) ha rivendicato gli attentati. Secondo molti osservatori è probabile che gli attacchi di oggi sono collegati al terzo anniversario della “rivoluzione del 25 gennaio” che costrinse Hosni Mubarak a dimettersi l’11 febbraio del 2011.
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