“Le rughe non coprirle che ci ho messo una vita a farmele venire”. Si potrebbe prendere a prestito la celebre frase di Anna Magnani per raccontare l’ultima mossa di marketing di Silvio Berlusconi. Apparire così com’è, senza quel cerone con cui ha provato tante volte, e con scarsi risultati per la verità, a nascondere i suoi quasi 78 anni. Sono le rughe del Cavaliere il centro del servizio fotografico del Sunday Times (sopra una delle foto firmate Paul Stuart) “after the fall”, “dopo la caduta” o meglio dopo la sua decadenza dallo scranno parlamentare, che ha fatto il giro d’Europa negli ultimi giorni.
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LE RUGHE DI SILVIO
Silvio Berlusconi appare sulla stampa estera, poco tenera in passato nel giudicarlo, in una inedita versione: consapevolmente anziano ma anche maturo, navigato. Ed è proprio l’esperienza la carta che vuole giocare per sfidare quello che già mesi fa chiamava il suo “competitor”, Matteo Renzi.
SFIDA SULLA STAMPA ESTERA
La scelta del settimanale britannico per foto e intervista non è casuale. Passa anche dalla stampa estera infatti la forza del nuovo segretario Pd. Gli ultimi commenti apparsi sul Financial Times dimostrano come le mosse renziane siano ben viste oltre manica.
QUANTO E’ RENZIANO IL FT
Wolfgang Munchau, l’editorialista che definì Mario Monti “unfit”, non adatto, a guidare l’Italia, riserva oggi mielose parole al sindaco di Firenze. Renzi ha davanti a sé “una strada difficile – scrive Munchau – ma è la migliore speranza del Paese, la più grande risorsa di energia presente nella politica italiana da quando Berlusconi si prese la scena vent’anni fa”. Il giornalista giudica positivamente l’accordo tra i due sulla legge elettorale non tanto per il contenuto, “uno sporco compromesso” lo chiama, ma per il fatto che ha il merito di chiudere la questione sulla riforma. Anche l’Economist parla a riguardo di “astuto accordo” di Renzi che gli permetterà, in caso di via libera della riforma, “pieno potere di riformare l’Italia”.
Nei giorni scorsi plausi del FT anche per il Jobs act del segretario. “La scommessa di Renzi è un dado che vale la pena tirare”, veniva scritto in un editoriale non firmato. Giudizi che possono contribuire a rafforzare l’immagine internazionale del sindaco, quella su cui Massimo D’Alema lo ha invitato maliziosamente a lavorare nei mesi scorsi.
COSI’ B. CORRE AI RIPARI
Sarà per questo che Berlusconi sta correndo ai ripari opponendo alla fresca faccia di Renzi esaltata all’estero la sua “vera”, senza trucco, magari in abbinamento a quella più giovane ma non ancora filiforme di Giovanni Toti, il nuovo consigliere politico di Forza Italia, non a caso messo a stecchetto in una beauty farm. Dura la vita per gli anti-Renzi.