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Ecco l’agenda liberal-populista di Obama

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STATO DELL’UNIONE
Nel suo tradizionale discorso a Camere riunite e in diretta tv, Barack Obama ha parlato di 2014 come anno della svolta e ha lanciato la battaglia alla diseguaglianza sociale (Financial Times). Basta con la lotta ai ricchi (che non funziona), ora sostegno ai poveri.

La svolta Il presidente americano si è detto pronto ad agire da solo, anche senza passare attraverso l’iter legislativo del Congresso, per aiutare le famiglie americane (Wall Street JournalNew York Times). E comincia subito, alzando il salario minimo dei dipendenti federali (Repubblica). Riotta sulla Stampa: “Un’agenda liberal per il paese, ma c’è molto populismo”.

Grandi classici Obama ha toccato punti noti del suo programma che però in questi anni non è riuscito ancora a realizzare: limiti alle emissioni di CO2 per controllare i cambiamenti climatici, la chiusura del carcere di Guantanamo, uso limitato dei droni e riduzione dell’attività di spionaggio dell’Nsa.

Opinione Ted Cruz sul WSJ dice che l’Amministrazione è illegale perché abusa del potere esecutivo e “il presidente che può scegliere quali leggi rispettare e quali ignorare non è più il presidente”. Forse esagera, ma funziona, perché c’è tutta un’America là fuori che rabbrividsce quando sente aria di sbilanciamento dei poteri.

Lettura I discorsi storicamente non spostano poi molto, dice un’indagine Gallup.

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