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Giù le mani da Peppa Pig

All’inizio non volevo crederci. Non può essere, mi son detto. Non che tutti i cartoni animati vadano bene, intendiamoci. Ce ne sono di alcuni fin troppo violenti, con personaggi orripilanti e storie da incubo, che i miei figli per quanto in mio potere non vedranno mai. Ma me lo spiegate che male fa Peppa Pig, il campione indiscusso dei cartoni animati seguito da frotte di ragazzini in tutto il mondo? Nessuno, appunto. Eppure c’è chi la pensa diversamente, ed anzi  – come ha riportato il Foglio qualche giorno fa – ha promosso addirittura una petizione al Parlamento Euoropeo che, c’è da scommetterci, verrà prontamente accolta.  Promotori dell’iniziativa, gli animalisti dell’Aidaa, che accusano il cartone di travisare la realtà sulla sorte quotidiana che tocca a maiali, mucche, topi, ecc. Da qui l’appello a spegnere la tv, perché non sia mai che un domani quelli che oggi sono ignari bambini divengano da adulti consapevoli carnivori, ma soprattutto la petizione affinché – udite udite – l’UE obblighi ad inserire nei titoli di coda  una sorta di warning che dica il cartone è frutto di fantasia mentre nella realtà gli animali rappresentati vengono trattati crudelmente, sterminati o usati per la sperimentazione scientifica, maltrattati, uccisi e mangiati, ecc. ecc. Di fronte a simili prese di posizione non sai se ridere o piangere, ma propendo per la seconda. No, dico ma ci rendiamo conto? Non è bastata la caciara indecente contro la povera Caterina Simonsen – alla quale per inciso va tutta la mia solidarietà – rea di aver difeso la sperimentazione sugli animali e per questo insultata e linciata sul web; ora l’Animalismo imperante, una delle tante sfaccettature del Pensiero Unico in salsa politically correct, se la prende pure con un innocuo cartone animato! E’ proprio vero, come diceva Chesterton, che il dramma dell’uomo moderno non è di non credere a nulla, ma di credere a tutto. In ogni caso, ho un avvertimento da dare agli amici animalisti: fate pure tutte le petizioni che volete, ma giù le mani da Peppa Pig, o ve la dovrete vedere con mio figlio, di tre anni.


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