In queste ore si leggono annunci trasversali per un Letta Bis (rimpasto) oppure, ancora peggio, per l’incoronazione di Matteo Renzi a Presidente del Consiglio senza passare per le elezioni.
Matteo non deve cadere in questa trappola e tentazione: un’investitura di questo tipo distruggerebbe la già debole fiducia che lega quegli elettori delle primarie alla nuova segreteria. Non dobbiamo confondere l’impulso positivo dimostrato da 3 milioni di persone alle Primarie con la certezza che ogni scelta presa sia accettata.
Questo governo non ha, obiettivamente, risolto niente. Forse ha tenuto la situazione in equilibrio, il che è già un gran risultato, ma con le forze politiche in contrasto continuo abbiamo ottenuto un inasprimento dei rapporti, un crescere delle tensioni specialmente negli ultimi giorni con le bagarre a cinque stelle.
Un Letta bis? Non so se questo gioco di logoramento serva al Paese. Un Matteo Renzi già alla Presidenza per voto di questo Parlamento? No grazie.
Concludiamo l’accordo sulla legge elettorale, cercando di correggere le distorsioni che non vanno giù a nessuno: dalle minoranze interne al PD a quelle in Parlamento, dai costituzionalisti egli intellettuali. Poi Letta vada da Napolitano e chieda di tornare a votare, prima dell’inizio del semestre europeo (1 luglio 2014), magari elezioni a maggio. Ormai la frittata è fatta.
