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Le ambizioni di Hillary e l’impazienza del sindaco di Chicago

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“Non sarò un sindaco paziente”. Rahm Israel Emanuel a 57 anni ha un curriculum di tutto rispetto. Già deputato democratico della Camera dei Rappresentanti e per quasi due anni capo-gabinetto della Casa Bianca di Obama, dal maggio 2011 è primo cittadino di Chicago, la terza metropoli più grande degli Stati Uniti. Chi lo conosce parla di un uomo con una ferociously ambition, un’espressione che in italiano suonerebbe come “ambizione smisurata”. Non ha fatto lo scout ma in passato è stato volontario con le Forze di Difesa Israeliane nella Guerra del Golfo del 1991 (suo padre emigrò da Israele negli anni ’50). Il primo sindaco con origini ebree di Chicago dice di non voler diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti. “Voglio solo fare il primo cittadino di questa città”, dice nell’intervista a Edward Luce che però, forse memore di un viaggio a Firenze, non sembra credergli (Ft Magazine).

La Candidata Dem Hillary Clinton, però, sembra non avere rivali per le elezioni presidenziali del 2016. Il 73 per cento dei democratici la vuole alla Casa Bianca. E lei ha già acquistato un milione e mezzo di indirizzi email ed è pronta la macchina per la raccolta di fondi. Una donna che vuole con sé sia i ricchi di Wall Street che i paladini delle lotte alle disuguaglianze. Le sue mosse spiegate da Antonio Carlucci nel numero in edicola del’Espresso.

“Auf Wiedersehen Mr Obama” Primo accordo tra la cancelliera Merkel e il presidente francese Hollande per discutere un sistema di comunicazioni interno all’Ue grazie al quale i dati di Internet non dovrebbero più passare nelle mani degli Stati Uniti. Servirà uno Snowden europeo? (Reuters).


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