Si chiama Regina Tchelly la cuoca che ha conquistato il cuore di Papa Francesco. Nata nel 1981 a Paraiba, una delle zone più povere del Brasile, a 17 anni si è trasferita a Rio de Janeiro insieme alle figlie per lavorare come domestica e aiutante cuoca.
LA DIFESA DI UN SOGNO
Nel 2010 Tchelly ha chiesto un micro-prestito per aprire una scuola di cucina, ma la richiesta è stata respinta. Non si è arresa. Ha deciso di costruire lo stesso la cucina e l’orto biologico che aveva sognato e così all’interno della favela Morro da Babilonia è nato il progetto Favela Organica. L’investimento iniziale è stato di 140 reales (55 euro). Vicino alle piante ha organizzato incontri e corsi di cucina all’insegna del non spreco, con il sostegno di Slow Food Brasile. Oggi Favela Organica ha altre sedi a Alemao, Cantagalo e Rocinha, quartieri popolari di Rio de Janeiro.
LE RICETTE SENZA SPRECO
Tra gli ingredienti delle ricette di Tchelly ci sono buccia, semi e foglie, parti che normalmente vengono scartate in cucina. Favela Organica cerca di dimostrare che tutto dipende da come le cose vengono cucinate. “Ho cominciato a cucinare a 14 anni. È stata mia nonna ad insegnarmi che non si può buttare il cibo”, ha detto in un’intervista al quotidiano Información.com. Tchelly ha anche confessato che si è stupita quando, arrivata a Rio de Janeiro, ha visto tutto quello che le persone buttavano. L’obiettivo principale di Favela Organica è recuperare gli avanzi e trasformarli in tante nuove pietanze, semplici, appetitose e a basso costo. Il prossimo passo è aprire un ristorante.
L’INVITO DI PAPA FRANCESCO
Tchelly e Papa Francesco si sono conosciuti durante la visita del Pontefice a Rio de Janeiro durante la Giornata della Gioventù. Dopo aver conosciuto il progetto Favela Organica, Papa Francesco ha invitato Tchelly a realizzare un corso anti-spreco in Vaticano.
“Il cibo che buttiamo via è come se lo avessimo rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame”, ha detto il Santo Padre mesi fa durante un’udienza generale in piazza San Pietro. Alcune fonti sostengono che, sempre per influenza della cuoca brasiliana, il prossimo passo sarà quello di trasformare parte dei Giardini vaticani in orti da coltivare.