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Ecco la scossa edilizia all’inglese che lancerà Passera

Nel pomeriggio di domenica 23 febbraio, a Roma, l’ex banchiere ed ex ministro Corrado Passera lancerà il suo movimento politico, o forse solo il suo progetto politico, dai contorni comunque non ancora definiti su alleati e prospettiva partitica. Con tutta probabilità, al di là delle parole ufficiali, l’ex numero uno di Poste Italiane metterà di fatto a disposizione il suo laboratorio politico e la sua leadership per avere spazio nel cantiere del centrodestra allargato, come qui descritto.

IL DOCUMENTO PASSERIANO

Comunque in queste settimana, oltre a incontri privati e interventi pubblici, l’ex ministro del governo Monti che non ha partecipato all’avventura elettorale di Scelta Civica, ha curato insieme ad alcuni suoi collaboratori (qui tutti i dettagli) un corposo documento programmatico (qui alcune indiscrezioni sulla parte previdenziale) composto da vari capitoli.

IL CAPITOLO INVESTIMENTI

Uno dei capitoli clou del rapporto preparato dai “passerotti” riguarda gli investimenti. Dalle indiscrezioni ministeriali che trapelano, la parte sugli investimenti prevede alcune proposte dettagliate. Tra queste ci sarà un cospicuo credito di imposta almeno quinquennale per investimenti in ricerca e innovazione (destinando almeno 3 miliardi annuali dei fondi strutturali), con l’obiettivo di superare l’1% di Pil destinato a ricerca e sviluppo.

CHE COSA SI VUOLE ACCELERARE

Si prevede anche l’accelerazione dei 50 miliardi di progetti infrastrutturali approvati dal Cipe e già finanziati durante il governo Monti di cui Passera ha fatto parte come ministro dello Sviluppo economico. Si punta anche a velocizzare l’approvazione di almeno 20 miliardi di progetti infrastrutturali finanziabili attraverso il cosiddetto definanziamento.

L’ESEMPIO INGLESE DA EMULARE

A riprova del fatto che le proposte programmatiche hanno un elevato contenuto di dettaglio (sembra quasi un documento di governo per tutti i dicasteri, sottolinea un tecnico vicino a Passera che ha partecipato all’elaborazione del documento), c’è anche l’indicazione di un’urgenza: l’accelerazione, sulla scia dell’esempio inglese, di un piano edilizio di “liberazione delle piccole estensioni”, fuori dai centri storici e dalle zone protette. In altri termini ai proprietari di immobili con giardino Passera vuole che sia consentito di ingrandire l’abitazione fino a otto metri quadrati senza permesso comunale.

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