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Girotondo sull’esperimento del Foglio on line a pagamento

È l’Elefantino in persona su Twitter a lanciare la novità. Da domani gli articoli del Foglio cartaceo saranno on line solo a pagamento. “Un esperimento” lo chiama il direttore, Giuliano Ferrara, che durerà fino alla fine di maggio.

Un’operazione su cui hanno scommesso grandi testate internazionali, da Financial Times a Washington post, e su cui ora si misura anche l’Italia. Il dibattito è iniziato mesi fa e riguarda come monetizzare il traffico generato sul web, al di là della pubblicità che ha bisogno di grandi numeri in rete per generare ricavi.

Un esperimento quello del quotidiano diretto da Ferrara che non convince Paolo Madron, editore di Lettera 43: “Coraggioso, ma non credo funzionerà. Il problema della gratuità delle news in digitale è reale, ma avendo abituato i lettori a non pagare difficilmente si torna indietro. Ovvero non è riproducibile da noi l’esperienza tipo Mediapart, cui ti devi abbonare per 9 euro al mese. una inezia, il costo di un aperitivo a Milano, ma che evidentemente per il lettore non sembra tale”.

La questione si inserisce in una più generale discussione sul ripensamento del giornalismo, imposto da internet e dai nuovi modi di comunicare, interagire, fare informazione. Se n’è parlato spesso in dibattiti, convegni, eventi, come il Festival del giornalismo di Perugia. In attesa della nuova edizione dal 30 aprile al 4 maggio, gli addetti ai lavori ricordano le parole pronunciate lo scorso anno da Emily Bell della Columbia School of Journalism di New York. “Disintegrazione” è la parola chiave, ha detto la giornalista, per fotografare il giornalismo 2.0: “Il giornalismo finanziato dalla pubblicità non esiste più e sembrano non funzionare nemmeno i sistemi di abbonamento. Il problema non è periferico, ma strutturale”. Così, di fronte all’immagine di una redazione di un grande giornale con tante persone, tante scrivanie, tanti pc, la blogger ha gelato la platea dicendo: “Ecco, questo è quello che non ci sarà più. Troppo costoso, troppo lento. Il sistema s’è rotto e va cambiato”.

Su come, tutte le strade per ora restano aperte.


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