Il fast fashion è più redditizio del lusso. Almeno, quando si tratta di sbirciare nei portafogli dei suoi patron. È quanto emerge dalla classifica 2014 degli uomini più ricchi del mondo pubblicata da Forbes, che vede i titolari dei due più grandi gruppi della ‘moda veloce’, Inditex e H&M, guardare dall’alto in basso quelli dei colossi del lusso francese Lvmh e Kering.
Se sul gradino più alto è tornato Bill Gates (con 76 miliardi di dollari), che da qualche anno era stato scalzato dal magnate messicano delle telecomunicazioni Carlos Slim (slittato al secondo posto), a chiudere il podio è Amancio Ortega, a capo del gruppo Inditex, che comprende marchi come Zara, Pull & Bear e Oysho, con un patrimonio di 64 miliardi. Si deve scendere di poco per trovare il suo rivale, Stefan Persson, fondatore della catena H&M, che si piazza al dodicesimo posto della lista con 34,4 miliardi di dollari.
Niente di strano, considerato che in questi ultimi anni la moda ‘fast’ ha guadagnato parecchio terreno, non solo in Europa, ma anche in America, e che sta iniziando a influenzare anche il gusto e le scelte nel mercato asiatico. Il punto che però colpisce è la distanza che lo svedese e lo spagnolo accumulano verso i signori del lusso. Se per leggere i numeri del patron di Lvmh Bernard Arnault, 33,5 miliardi, basta scendere alla quindicesima posizione, per raggiungere François Pinault si arriva al 58esimo posto, con una fortuna stimata per 15,5 miliardi dollari, preceduto anche da Leonardo Del Vecchio di Luxottica (al 38esimo posto con 19,2 miliardi) il secondo italiano dopo il patron di Nutella Michele Ferrero (al 22esimo posto con 26,5 miliardi).