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La rivolta liberale di Ichino, De Nicola e De Luca contro il rischio-minestrone della Lista Alde

Ormai si è preparato un minestrone, però adesso non esageriamo. E’ quanto dice, sotto anonimato, un esponente liberale di uno dei 13 movimenti di varia ispirazione – liberale, democratica e federalista – che hanno aderito alla Lista liberaldemocratica Alde presentata nei giorni scorsi in vista delle Europee.

LE MIRE ULTRA LIBERALI

Dopo la presentazione della lista, il patto a sorpresa tra i Popolari di Mario Mauro e Lorenzo Dellai con il Centro Democratico di Bruno Tabacci (che è uno dei 13 movimenti che hanno promosso in Italia la lista Alde per le elezioni europee) non ostacolato dal movimento liberale e liberista Fare, e i mugugni più o meno espliciti di Scelta Civica a partire da Andrea Romano, ora giunge un vero e proprio appello dei liberali ai vertici della europea Alde.

I FIRMATARI

Il documento-appello dei liberali duri e puri è firmato da Pietro Ichino (senatore di Scelta Civica), Stefano De Luca (segretario del Pli), Alberto Pera (esponente di vertice di Ali), Raffaello Morelli della Federazione liberale e Saverio Collura del Pri.

LE LIBERE CONDIZIONI

Un appello che in altri termini dice, e consiglia: niente cariatidi in lista (dunque nessun candidato che abbia fatto più di 3 mandati); adesione esplicita all’ALDE al momento della candidatura (senza il trucco di qualche ex dc che magari poi si infila nel PPE); visibilità dei liberal-democratici veri sia all’esterno che nel vagliare le candidature di persone che, oltre ai requisiti di competenza e moralità, abbiano anche quello del liberalismo. Inoltre – dicono liberali e repubblicani – la lista deve essere prodromica ad un soggetto liberal-democratico vero per il futuro, non ad un pateracchio liberal-conservator-popolar-social-riformista-centro-democratico come quello (ma questo non lo esplicitano) di fatto accettato da Fare e Centro Democratico, mormorano liberali e repubblicani firmatari del documento datato 12 marzo.

LA MOZIONE MONTIANA

Ecco che cosa scrivono Partito liberale Italiano (Pli) presieduto da Paolo Guzzanti e guidato da Stefano De Luca, Alleanza Liberaldemocratica per l’Italia (Ali) coordinata da Silvia Enrico e promossa tra gli altri da Alessandro De Nicola e Oscar Giannino, Partito Repubblicano Italiano (Pri), Liberali Italiani: “Condividendo la mozione approvata il 5 marzo 2014 dall’Assemblea dei Parlamentare e dalla Direzione nazionale di Scelta Civica, ribadendo di essere alternativi al PSE e al PPE, confermano il fermo intendimento di pervenire ad una lista unitaria”.

I LIBERALI COMANDAMENTI

La lista unitaria Alde, secondo i liberali doc, deve avere alcune caratteristiche. Primo: sostegno alla candidatura di Guy Verhofstadt alla presidenza della Commissione Europea ed impegno scritto di tutti i candidati, in caso di elezione, ad iscriversi al gruppo ALDE. Secondo: inclusione di tutte le componenti liberaldemocratiche, senza alcuna confusione con movimenti o personalità di diversa ispirazione identitaria. Terzo: costituzione di un comitato rappresentativo delle diverse forze che partecipano al progetto per compiere tutte le scelte connesse alla campagna elettorale (simbolo definitivo, candidature e relativo limite a soggetti che non abbiano fatto in precedenza otre tre legislature, temi principali della campagna e presenza pluralistica di tutti i movimenti promotori nei media). Quarto: lavorare ad un’unitaria prospettiva liberaldemocratica per il futuro.

LA RICHIESTA

I movimenti liberali chiedono dunque all’ALDE un “incontro urgente da tenere la prossima settimana, con la partecipazione del candidato Presidente”. Fare di Michele Boldrin ed Ezio Bussoletti, Centro democratico di Bruno Tabacci e i Popolari di Mario Mauro e Lorenzo Dellai sono avvisati, in altri termini, dicono I firmatari del documento Pietro Ichino, Stefano De Luca, Alberto Pera, Raffaello Morelli e Saverio Collura.


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