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Ecco come la stampa estera giudica Renzi l’europeo

Sbalorditivo, impressionante, ambizioso, rivoluzionario, radicale, edonistico, sono solo alcuni degli aggettivi utilizzati dalla stampa estera per definire il progetto di riforme, enunciato dal primo ministro Matteo Renzi mercoledì in una colorita conferenza stampa.

Scrive Dominique Dunglas su Le Point: “tutte queste misure sono scritte sulla sabbia e non incise nel marmo”, riferendosi alla vaghezza della sua relazione che presenta progetti e finanziamenti a loro collegati, ma nessun progetto di legge né decreto: parole al vento secondo il giornalista francese.

Pierre de Gasquet su Les Echos, così come Guy Dinmore sul Financial Times riportano le preoccupazioni del Ministro dell’Economia Padoan che non ha nascosto la possibilità che queste riforme possano avere, nel breve termine, un impatto negativo sul deficit pubblico italiano.

Philippe Ridet da Le Monde ironizza sul fatto che Renzi, “grande adepta di Twitter, fosse molto compiaciuto di aver trovato l’hastag “giusto” per annunciare il rilancio dell’economia: #lasvoltabuona. Il giorno prima, con un tono più serio, Ridet aveva affermato quanto rischiasse grosso il Primo Ministro svelando l’ambizioso piano destinato a far ripartire il Paese e ricordato che Renzi non deve convincere solo gli italiani, ma l’intera Unione Europea, che ha già definito “dei burocrati”.

Come ricordano Jim Yardely e Gaia Pianigiani sul New York Times, solo la settimana scorsa Olli Rhen ha lanciato un pesante monito, affermando che l’UE aveva declassato l’Italia sulle prospettive di crescita sollecitando “un’azione politica decisa e urgente e un forte impegno sulle riforme”. Che sia #lasvoltabuona?

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