L’obiettivo finale è costruire un’unica area politica di centro-destra che vada da Scelta civica a Forza Italia. Per questo le Europee non sono che un primo passaggio verso questa direzione, spiega a Formiche.net Luigi Marino, senatore del gruppo Per l’Italia.
Senatore, come dovrebbe essere questa “casa dei Popolari” che si sta articolando per le Europee e vede l’alleanza tra voi e Udc?
Non la chiamerei “casa dei Popolari”, piuttosto casa dei moderati, riformisti, liberali e cattolici. Spero si dia corso a uno schieramento molto ampio ed inclusivo che vada da Scelta civica al Nuovo Centrodestra.
Anche con Alfano quindi?
Sì, anche con lui. Nonostante io resti un convinto proporzionalista, bisogna prendere atto che con la logica bipolare che si è affermata, di fronte a una sinistra riformista, ci vuole un’area moderata altrettanto riformista.
Pensa a una lista unica alle Europee?
Auspico una lista unica per superare le barriere e in vista di un disegno più ampio che dia anima e corpo non più a singoli partiti ma a un’unica formazione che raccolga anche parte dell’elettorato di Forza Italia.
Forza Italia è inclusa nel vostro progetto?
Mi auguro ci sia anche Forza Italia che per ora è condizionata dalle vicende di Silvio Berlusconi. Bisogna vedere che ne sarà del partito dopo di lui, e non parlo delle questioni giudiziarie ma di una semplice evoluzione naturale. Sono convinto che la maggioranza degli italiani non sia di sinistra e ci sia spazio dopo Berlusconi per costruire una forza di centro-destra di area riformista e liberale, meno personalizzata, meno pasticciona, più democratica e aperta alla società civile. La strada verso la Terza Repubblica passa da qui.
Dialogo possibile anche con i vostri ex compagni di Scelta civica e le forze che sosterranno l’Alde?
Guardo a quella parte di Scelta Civica che non ha optato per la sinistra. Ma ritengo che occorra andare oltre le frazioni di punto, costruire un disegno di prospettiva.
