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Renzi rottama Matteo

Addio Rottamazione? Forse no. Certo è, però, che le recenti parole di Matteo Renzi hanno un certo peso, disciamo, dalemianamente.

(GUARDA LE FOTO DEL DUETTO RENZI-D’ALEMA VISTO DA PIZZI)

Il segretario del Pd e premier, alla fine della presentazione ieri del libro di Massimo D’Alema (qui l’essenziale e puntuale cronaca di Fabrizia Argano con le foto di Umberto Pizzi), sollecitato dal moderatore Mario Orfeo, ha detto in sostanza: D’Alema candidato alle Europee?, nelle liste del Pd ci sarà un profondo rinnovamento ma per le istituzioni  europee il governo italiano punterà su uomini di spessore. Traduzione: mi impegno, come presidente del Consiglio, a candidare e a sostenere il nome e la personalità di Massimo D’Alema per la Commissione europea.

Come dire: la Rottamazione può essere rottamata. Eh sì, perché praticamente il Rottamatore tra i caposaldi della campagna renziana per le primarie aveva scolpito pochi concetti ma chiari: basta con D’Alema, io non sono dalemiano, D’Alema rappresenta il vecchiume politico da superare e archiviare, e altro ribalde carinerie, pronunciate peraltro tra il giubilo pure di qualche ex dalemiano.

(CHI C’ERA ALLA PRESENTAZIONE RENZIANA DEL LIBRO DI D’ALEMA)

Ora, quel ciarpame politico svillaneggiato nelle piazze, nei comizi e nei gazebo del Pd non solo è degno di essere issato dal Pd ai vertici del governo europeo ma, secondo il primo ministro italiano, è una personalità di spessore internazionale che può dare lustro alla massima istituzione europea, ovvero la Commissione di Bruxelles.

Chissà, forse è davvero giunta l’ora che dai fuochi pirotecnici degli slogan propagandistici, e un po’ maramaldeschi, con tanto di illusionismo declamatorio, si passi a un sano – seppure sbeffeggiato e schifato fino a qualche secondo fa – realismo.


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