Ecco tutta la (mia) verità sulla Lista Alde. Parla Michele Boldrin, economista turbo liberista e leader di Fare, a tu per tu con Formiche.net.
Allora prof, ci racconti com’è andata con la Lista Alde. Ha letto che cosa ha detto Ichino a Formiche.net? Iniziamo dal simbolo e dai loghi. Che cosa è successo?
Vorrei evitare le polemiche inutili. Pietro Ichino ha detto cose poco pensate in quella intervista, sulle quali preferisco sorvolare. Cosa è successo in questi mesi è chiarissimo e sta scritto nei documenti nostri, di Scelta Civica e degli altri. Sul tavolo, da settimane, c’è una proposta unitaria ed equanime di alleanza che rispetta tutti e a tutti dà pari diginità. Questa proposta, approvata ed appoggiata da Guy Verhofstadt, gli amici di Scelta Civica hanno deciso di rifiutare contrapponendo ad essa una richiesta (messa per iscritto nelle loro deliberazioni formali) di egemonia formale e sostanziale sulla lista ALDE italiana; egemonia che, simbolicamente, volevano venisse siglata da un logo elettorale che escludeva tutti gli altri partecipanti e ricordava soltanto Scelta Civica. Sic et simpliciter, questo è successo. Il resto è polemica poco utile.
La richiesta dei montiani per un tetto di tre mandati per i candidati non è chiaro se era stata accettata o meno. Per i montiani era una delle richieste imprescindibili.
Non è stata mai avanzata formalmente; s’immagini se io mi sarei pregiudizialmente opposto ad una tale richiesta! Fare ha proposto sin dall’inizio una lista unitaria, le primarie di area e la scelta di candidati che rappresentassero una rottura con il passato. Mi sono sempre trovato praticamente da solo su quella posizione e, per spirito unitario, ho accettato i compromessi necessari a raggiungere un accordo. L’accordo ora c’è; non definisce il migliore dei mondi possibili ma è accettabile e può dare grandi risultati. Mancano due mesi alle elezioni, non c’è più tempo per trattative ulteriori che sarebbero suicide e porterebbero a nulla. Gli amici di SC dovrebbero semplicemente riconoscere che è un buon accordo ed aggregarsi a tutti noi. Quanto viene proposto è onorevole per tutti e, soprattutto, utile per il Paese.
Prof, comunque converrà: lei e Tabacci che c’azzeccate?, direbbe Tonino Di Pietro… In rete c’è un emblematico video in cui ve le suonavate simpaticamente… Lei ultra liberista e scorbutico critico dei partiti della prima Repubblica a partire dalla Dc, Tabacci fiero di essere stato dc. Ripeto: che ci azzeccate in una lista insieme?
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Guardi, io e Tabacci e tutti gli altri che sono in questo momento parte dell’accordo proposto da Guy abbiamo più cose in comune che cose che ci dividono. Meglio: visto che esiste uno sbarramento elettorale, visto che le forze della conservazione e del declino dominano ancora elettoralmente, la domanda da farsi è: c’è qualcosa di meglio di questo accordo che sia possibile? No! Cosa ci azzechiamo Tabacci, il Partito Federalista, Uniti verso Nord, Modernizzare l’Italia, il Partito Repubblicano e tanti altri gruppi di ispirazione liberale in questo accordo? Che il resto, ossia PD, FI, Lega Nord, M5S e Casini (per menzionare solo i più noti) sono molto più lontani da noi di quanto noi sia sia al nostro interno ed offrono al paese ed all’Europa solo sfascio ed ulteriore declino. Abbiamo cose che ci separano (io credo Tabacci voglia più Stato inutile di quanto io gradisca, vero Bruno?…) ma, in questa contingenza sono maggiori le cose che ci uniscono. E la discussione, comunque, è aperta: ragionando assieme le persone in buona fede sanno anche cambiare posizione quando si rendono conto che i fatti lo richiedono.Noi vogliamo cambiare Europa ed Italia perché vogliamo un’Europa federale, meritocratica, competitiva, libera e, soprattutto, capace di crescere ancora, invece che sfasciarsi declinando come vogliono Renzi, Berlusconi, Salvini e Grillo.
Comunque il sapore di una lista-insalata c’è: liberisti, centristi, conservatori ex missini come Muscardini, federalisti… non crede?
No, non credo. Potrei risponderle con battutacce sul passato di chi sta nel PD, in FI, nella Lega o in … Scelta Civica. Ma non mi sembra il caso. Ora conta ciò che queste persone vogliono fare in futuro, il programma molto concreto che condividono. E questo programma è un serio programma di riforma radicale dell’Unione Europea e del nostro paese, un programma totalmente alternativo sia a quello roboante ma fondamentalmente socialdemocratico di Renzi (visto la fine che ha fatto fare alle proposte di Carlo Cottarelli? – che poi altro non sono che una versione tecnicamente dettagliata di quelle che Fare per Fermare il Declino presentò durante la campagna elettorale dell’anno scorso!) sia alle follie populisto-peroniste di Berlusconi, sia allo s-fascismo autarchico della Lega Nord e Fratelli d’Italia o al ribellismo vuoto e distruttivo del M5S. Questo è ciò che conta: la scelta è fra la conservazione dell’esistente condita di belle battute e slides fighette, la distruzione populista del paese per interessi personali o la rinascita dello stesso attraverso riforme radicali dello stato italiano e dell’Unione Europea. E la lista ALDE per Guy Verhofstadt Presidente offre, sola, quest’ultima opzione. La scelta, per quanto mi riguarda, è ovvia!
Comunque, lo confessi: lei – come ha detto Ichino – un po’ grillino lo è, o lo vorrebbe essere, magari per i voti raccolti…
E chi non lo vorrebbe? Se è questo che Pietro intendeva dire definendomi “neo-grillino” lo prendo come un augurio: se, grazie a Fare, la lista ALDE prenderà 9 milioni di voti in Italia inviterò Pietro a cena nel mio ristorante preferito a Venezia sino a che morte (o Renzi) non ci separi … Battute augurali a parte, io vado dicendo da anni che il M5S raccoglie una rabbia legittima e profonda ma, purtroppo, la interpreta e declina molto malamente. A quella rabbia, a quella insoddisfazione per l’esistente, a quella domanda di rinnovamento occorre rispondere con coerenti programmi di riforma dello Stato, come Fare per Fermare il Declino va facendo sin dalla sua nascita, non con incoerenti populismi come, purtroppo, Grillo e Casaleggio fanno!
A proposito di Grillo. Come fronteggerete gli umori anti euro ed anti Europa monetaria che crescono anche in Italia. Non solo Grillo li intercetterà ma li cavalcheranno la Lega, Fratelli d’Italia un po’ anche Forza Italia.
Se lei mi offre altre cinque pagine le rispondo nel dettaglio. Siccome credo lo spazio sia finito le rispondo con uno slogan: dicendo la verità, bella o brutta che sia, su Euro, BCE, sistema bancario, immigrazione, regolazione comunitaria, parlamento, commissione e quant’altro. C’è molto da cambiare ma le caz..…
Prof, per cortesia, si contenga…
Le corbellerie autarchico-guevaristo-fasciste che escono da quel mondo vanno combattute dicendo agli italiani che, lungo quella strada, non c’è solo il declino di Renzi e Berlusconi ma un precipizio ancor peggiore. Noi e, spero, milioni di altri abbiamo altri programmi per il nostro futuro. ALDE per Guy Verhofstadt ce n’est qu’un debut …