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Ecco gli affari europei dei nuovi soci latinoamericani di Mps

Le multinazionali latinoamericane espandono i loro affari in Europa. Oltre al messicano Carlos Slim, il secondo uomo più ricco del mondo, tra gli investitori impegnati nella conquista del Vecchio Continente ci sono il messicano David Guzmán Martínez di Fintech (leggi il ritratto) e il brasiliano André Esteves di Btg (leggi il ritratto), i due nuovi soci del Monte dei Paschi di Siena.

LA CRISI DEL MERCATO EUROPEO
Dieci anni fa il flusso di investimenti era opposto: dall’Europa all’America latina. La perdita di valore delle borse europee, la debolezza finanziaria di alcuni gruppi storici e la caduta dei consumi hanno invertito i movimenti, facendo del mercato europeo un approdo attraente per chi ha disponibilità di risorse. Secondo la rivista messicana di economia Expansión, negli ultimi due anni i fondi di investimento dell’America latina hanno duplicato la presenza in Europa, soprattutto in Spagna. Secondo l’Istituto di commercio estero spagnolo (Icex), nel 2000 gli investimenti latinoamericani erano di 189mila e 500 euro. E nel 2012 sono arrivati a 1,7 miliardi.

CONQUISTA LATINOAMERICANA
Secondo la rivista América Economía, negli ultimi anni si è evidenziata una tendenza: l’espansione delle “multilatinas” (come vengono chiamate le multinazionali latinoamericane) nei Paesi europei. Le aziende che acquistano il maggiore numero di azioni provengono da Messico e Brasile, due economie in crescita nella regione. Nel complesso, i gruppi latinoamericani hanno investito circa 3 miliardi di euro dal 2011 in una dozzina di operazioni.

SHOPPING EUROPEO
Tra le operazioni più chiacchierate ci sono l’acquisto di Bimbo in Spagna e quello del 10% di Repsol da parte dell’azienda petrolifera messicana Pemex. Inoltre, la messicana América Móvil ha acquistato quasi totalmente l’olandese KPN con un investimento di 72 miliardi di euro, così come la multinazionale brasiliana Votorantim è entrata nella spagnola Cementos Antequera con un capitale di 15 miliardi.

LA MOSSA DI SUDAMERIS
Rilevante anche l’acquisto delle azioni di Banca Sudameris (del gruppo Intesa San Paolo) per 25 milioni di euro da parte del magnate colombiano Jaime Gilinski nel 2013. Secondo la rivista Dinero (che gli ha dedicato la copertina con il titolo “L’anno di Gilinski”), questa operazione ha fatto entrare il finanziere nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi dell’America latina.

LA COMPRA DI SABADELL
Sempre Gilinski ha acquistato diverse quote della banca spagnola Sabadell per 275 milioni di euro con Fintech, il fondo messicano basato a New York. I titoli di Fintech sono di Martínez e per una quota minore di altri investitori messicani, tra cui figura il fondo messicano specializzato in immobili Fibra Uno di André El-Mann.

Negli affari portati avanti nel settore delle infrastrutture c’è anche il gruppo Btg Pactual di Esteves: in alleanza con Abertis costruirà le autostrade in Catalogna e con Acciona, invece, ha comprato Aigues Ter-Lobregat, durante il processo di privatizzazione delle acque catalane. Entrambi le operazioni valgono 1,4 miliardi di euro.

AMBIZIONI ENERGETICHE
Oltre alle indiscrezioni che parlano di un interesse di Esteves per Telefónica per riuscire a prendere Telecom Brasil, il finanziere brasiliano ha sicuramente l’ambizione di entrare nel settore petrolifero. Grazie alla riforma di liberalizzazione del petrolio in Messico, Esteves ha deciso di far espandere Btg nel settore. “Una delle ragioni principali per cui Btg Pactual è in Messico è sostenere i nuovi investitori”, ha detto.

Quella messicana “è una riforma che porterà un dinamismo molto importante nell’economia messicana. Come è successo in Brasile, possiamo condividere quello che ha funzionato e sostenere lo sviluppo in Messico”, ha detto. Per la rivista brasiliana Epoca del gruppo O Globo, Esteves sarebbe anche aiutato dal presidente Dilma Rousseff, che vede con favore una sua partecipazione nel gruppo petrolifero di Stato, Petrobras.



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