E’ questione di giorni, anzi di ore. Entro domani, secondo le indiscrezioni raccolte da Formiche.net, dovrebbe chiudersi l’intesa per dar vita alle prossime elezioni europee a una lista unitaria che si richiami al Ppe.
A lavorare al progetto, da tempo auspicato e invocato da Formiche.net, sono Nuovo Centrodestra, Udc e Popolari per l’Italia. Gli ultimi due – il partito capitanato da Lorenzo Cesa e il movimento capeggiato da Mario Mauro – hanno già presentato il simbolo unitario per le Europee, così come nelle città campeggia quello del partito fondato da Angelino Alfano.
Eppure, nonostante distinguo, ritrosie e richieste su loghi e simbolo comune, i tre movimenti stanno per chiudere un accordo che li porterà uniti alle elezioni del 25 maggio (anche se restano le perplessità di Mauro sulla scarsa visibilità dei Popolari nel simbolo comune e sui posti in lizza). Si potrà dire che si mettono insieme per centrare il vero obiettivo: superare la soglia del 4 per cento. Il Nuovo Centrodestra è il primo a negare questo fine pragmatico, vantando sondaggi che lo danno sopra il 4% (anche se ci sono altri sondaggi che lo piazzano sotto il 4).
Alfano oggi al Corriere della Sera delinea la prospettiva di un’alleanza dei moderati che alle prossime elezioni politiche si contrapponga alla sinistra ed è fiducioso che anche Forza Italia, alla fine, possa far parte di questa alleanza: “Siamo convinti – ha detto Alfano – che alla fine sarà Forza Italia a chiedere di allearsi con noi per costruire una nuova alleanza di centrodestra, capace di sfidare e battere la sinistra nelle urne: una coalizione popolare dotata di un programma comune e di regole condivise, dove la leadership e la selezione della classe dirigente avvengano attraverso lo strumento delle primarie”.
Ecco, perché non iniziare fin da subito? Perché non cogliere l’occasione delle Europee, senza attendere calende più o meno greche, per dare all’Italia quel partito unitario che sia la sezione italiana del Partito Popolare Europeo? Perché non perseguire disegni di altro profilo abbandonando tattiche di corto respiro? Perché non mettere in cantiere già alle Europee quella accogliente Casa per il popolo di Centrodestra?
Per questo è giunta l’ora di una genialata berlusconiana. Invece di affannarsi nel trovare la chiave per il futuro suo e di Forza Italia, per lenire travagli giudiziari, sondaggi elettorali non esaltanti e classe dirigente allo sbando (come descritto oggi da Marcello Sorgi sulla Stampa), distrugga barriere, accantoni rivalse e rottami malmostosità per passare definitivamente alla storia da statista, sacrificando ambizioni personali e comprensibili spiriti di rivincite, portando in dote Forza Italia nel Centrodestra Popolare già alle Europee.
Forza Centrodestra Popolare.
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Per un Centrodestra Popolare. L’editoriale di Michele Arnese
Appello per un Centrodestra Popolare e Conservatore. L’appello di Benedetto Ippolito
Un paio di consigli per costruire con Forza Italia il Centrodestra Popolare invocato da Formiche.net. L’intervento di Luca Volontè
Ecco il percorso per un moderno Centrodestra (e per un Renzi del Ppe). Parla lo storico Orsina
Sarà un’eutanasia volontaria per i moderati andare divisi alle Europee. Parla Galan (Forza Italia)
Ecco la vera lezione di Le Pen per Berlusconi e Alfano. L’analisi di Gennaro Malgieri
Road map per un Nuovo Centrodestra Popolare. Il post di Virgilio Falco
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Così il Centrodestra si suiciderà alle Europee. Il post di Giovanni Di Capua