I venti sono cambiati: dopo anni di investimenti europei in America latina, oggi sono i latinoamericani ad investire in Europa. Basta guardare l’ultima mossa di Monte Paschi di Siena che ha venduto il 5% della Fondazione a due nuovi soci: il brasiliano André Esteves (leggi qui il ritratto) e il messicano David Martínez Guzmán (leggi qui il ritratto), o meglio ai gruppi (rispettivamente Btg e Fintech) che fanno a loro riferimento.
Il più conosciuto dei miliardari latinoamericani è il messicano Carlos Slim. Secondo la rivista Forbes è il secondo uomo più ricco al mondo. Il patrimonio di Slim si è ridotto di un miliardo di dollari nell’ultimo anno a causa della svalutazione di Frisco e América Móvil, per cui ora la sua fortuna è calcolate in 72 miliardi di dollari. Dopo quattro anni al primo posto, nel 2013 Bill Gates ha guadagnato di più e si è impossessato del primo posto.
BRASILE
Il secondo nella lista dei uomini più ricchi in America latina è il brasiliano Jorge Paulo Lemann. L’imprenditore deve gran parte della sua fortuna alla partecipazione nella fabbrica di birra AB Inbev. La sua fortuna è di 19,7 miliardi di dollari. Dopo Lemann c’è il brasiliano Joseph Safra. Il suo patrimonio è di 16 miliardi di dollari e la maggiore parte dei suoi investimenti sono nel settore bancario. Lemann e Safra sono in testa alla lista di miliardari brasiliani, che questo anno è di 65 imprenditori, quasi tutti uomini.
Una sorte diversa ha avuto Eike Batista, anche lui brasiliano. Nel 2012 era al settimo posto e l’anno scorso è caduto al 100° posto. L’anno scorso è scomparso dall’elenco perché la sua impresa petrolifera OGX ha dichiarato il fallimento totale. Dopo il Brasile, il Messico – con 16 – è il secondo Paese con più investitori miliardari in America latina. Seguono il Cile con 12 e il Perù con 8.
MESSICO
Uno degli imprenditori più ricchi dell’America latina (e il terzo nel mondo secondo la rivista Forbes) è il messicano Germán Larrea Mota Velasco. Direttore del Grupo México, l’impresa miniera più grande del Paese centroamericano, è la terza produttrice di rame nel mondo. Ha molti investimenti anche nel settore manifatturiero, immobiliare, bancario e di telecomunicazioni.
Dal Messico viene anche Emilio Lozoya, direttore di Pemex, uno dei maggiori investitori latinoamericani in Spagna, dopo avere duplicato la partecipazione in Repsol con 10% delle azioni per un miliardo di euro. Le due imprese sono alla ricerca di una sinergia operativa ed economica.
Juan Carlos Uriarte, presidente de gruppo messicano di trasporti Ado, ha trovato in Spagna la porta di ingresso in Europa con l’acquisto del fondo di investimenti britannico Doughty Hanson del gruppo Avanza. L’operazione è stata di 800 milioni di euro. Uriarti è uno dei 100 uomini più ricchi del Messico.
COLOMBIA
La Colombia è una delle economie emergenti del Sudamericana. Tra i uomini più influenti e potenti c’è Luis Carlos Sarmiento. Un imprenditore e banchiere con una fortuna di 14 miliardi di dollari. È il presidente del holding Grupo Aval Acciones y Valores, S.A. con il 90% delle azioni. È anche proprietario dell’Organizzazione Sarmiento Angulo. L’anno scorso Bloomberg ha sostenuto che Sarmiento è il banchiere più ricco del mondo. Ha proprietario di una rete di alberghi e, tra altri quotidiani, del Tiempo di Bogotá.
In Colombia c’è anche il magnate Jaime Gilinski. Nel 2013 l’imprenditore ha portato a buon fine l’acquisto delle azioni di Banca Sudameris (del gruppo Intesa San Paolo) per 25 milioni di euro- Secondo la rivista Dinero (che gli ha dedicato la copertina), con questa operazione è entrato nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi dell’America latina con una fortuna di 3 miliardi di dollari. È proprietario del Gruppo Gilinski.
CILE
La quarta fortuna latinoamericana più grande è della cilena Iris Fontbona. Erede di Andronico Luksic e del consorzio Quiñenco, la sua fortuna è di 15,5 miliardi di dollari. Nonostante la fortuna sia stata fatta con le risorse miniere della famiglia, ha investimenti in tutto il mondo e in tutti i settori: dall’energia agli alimenti. Arriverà presto in Italia?