Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il Settore Spazio è uno dei tasselli fondamentali nel quadro delle alte tecnologie dove industria, università e comunità scientifica italiane sono riuscite a consolidare una posizione internazionale di rilievo e hanno sviluppato importanti eccellenze.
MOTORE PER L’INNOVAZIONE
Una visione di lungo periodo, attenta alle prospettive di crescita (e quindi di benessere) del Paese, non può prescindere dalla salvaguardia dei settori nazionali di alta tecnologia, che rappresentano un “motore” unico per l’innovazione e dello sviluppo delle tecnologie e sono, per ciò stesso, capaci di costituire una leva insostituibile per sostenere l’innovazione nell’industria e nel sistema economico nazionale.
Al punto che su questi settori ogni Paese che vuole competere nello scenario internazionale, investe risorse specifiche e notevoli, sotto la guida e le strategie pluriennali delineate dalle Istituzioni nazionali d’intesa con l’Industria, la Ricerca e i Territori.
IL RUOLO DELLO SPAZIO
Lo Spazio è oggi l’ambito nel quale tecnologia, conoscenza e innovazione sono i ferri del mestiere ed è, per tutti i protagonisti della scena mondiale (dalle “potenze” storiche, ai BRICS), un campo di presenza necessaria perché oltre a rappresentare la quintessenza nelle alte tecnologie, impatta fortemente su aspetti irrinunciabili in tema di sicurezza, difesa e indipendenza nazionale.
LA PRESENZA ITALIANA
L’Italia in questo campo, partendo dalle pionieristiche scommesse del satellite San Marco lanciato nel 1964 (a dicembre ricorreranno i cinquant’anni), è arrivata ai recenti successi del Cosmo SkyMed, del Vega, della significativa presenza nelle infrastrutture europee Copernicus e Galileo.
Una storia unica sulla quale vediamo oggi addensarsi le nubi di una rinuncia da parte delle Istituzioni e di una obbligata resa delle industrie nazionali ai mercati internazionali. Un rischio inaccettabile perché ricostruire una leadership nei settori ad alta tecnologia richiederebbe poi piani multi-decennali e investimenti ingenti. In questa prospettiva, il 2014 è un anno cruciale poiché vede intersecarsi alcune linee di grande rilievo. Saper vedere e gestire con la necessaria lungimiranza il punto di intersezione di queste linee sarà la sfida da vincere.
LUCA PARMITANO
Nel 2014 l’Italia avrà la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, con la possibilità di valorizzare gli asset e le priorità in cui è più forte o dove registra le maggiori criticità (ad esempio, il drammatico scenario disegnato da Prette su queste pagine, la clamorosa assenza dell’Italia tra gli intergruppi parlamentari per lo Spazio, le emergenze connesse alla sorveglianza marittima). Il Direttore dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha chiesto proprio alla Presidenza italiana di guidare la riforma del framework di collaborazione tra Agenzia Spaziale e Commissione Europea. La scelta di Palazzo Chigi di nominare Luca Parmitano “ambasciatore” durante il Semestre è un primo segnale forte che arriva dal Governo.
STRATEGIA SPAZIALE EUROPEA
A dicembre 2014 si terrà la riunione interministeriale ESA. In quella sede si dovrà affrontare il tema dei lanciatori che vede una eccellenza italiana (quella del Vega) giocarsi il proprio futuro e che dovrà porre le basi essenziali per una efficace strategia spaziale europea, anche grazie al raccordo tra Agenzia e Commissione. Il Ministro della Ricerca Giannini ha la grande opportunità di potersi affidare all’esperienza dell’Agenzia Spaziale Italiana, delle Associazioni di categoria e delle imprese per arrivare alla riunione con un forte bagaglio di proposte e idee.
HORIZON 2020
All’inizio dell’anno, infine, è partito il programma Horizon 2020, ispirato al modello della competizione aperta, con 79 miliardi di euro che nei sette anni del programma, andranno a quei Paesi che avranno saputo individuare e sostenere nella fase preparatoria le loro vere eccellenze, dando risposte ai reali bisogni locali (sicurezza, tutela e controllo del territorio, contrasto degli abusi, mobilità, salute, digital-divide, solo per citare alcuni ambiti con potenziale immediata ricaduta dei servizi spaziali). Una opportunità di grande importanza per tutte le imprese europee e che andrà supportata in ogni modo per amplificarne l’efficacia.
SUGGERIMENTI ALLE ISTITUZIONI
In questo scenario, le istituzioni – Governo e Parlamento su tutte – e gli altri “attori” dello Spazio italiano sono chiamati a confrontarsi, con urgenza, per la costruzione di un reale “Sistema Spazio” basato su un seria pianificazione, che riesca a coniugare la visione politica, le scelte di governo, l’efficacia dell’Agenzia nazionale, le strategie e le vocazioni regionali in un quadro d’insieme senza il quale in Europa e nel mondo più niente è garantito.
Emanuele Rizzo è segretario generale di ASAS, l’Associazione delle imprese delle Applicazioni e Servizi Spaziali
Nicola Pantaleo cura le relazioni istituzionali e le strategie per l’internazionalizzazione delle associate di ASAS