La letteratura latinoamericana non è rimasta ferma alle farfalle gialle, gli uomini con orecchie di maiale e nonne volatrici di Cent’anni di solitudine. La narrativa latinoamericana contemporanea ha nuovi nomi che raccontano situazioni, ambienti ed esperienze diverse. Altre realtà.
TUTTI GLI AMICI DELLO SCRITTORE COLOMBIANO. LE FOTO
IL BOOM LATINOAMERICANO
È vero, non si può parlare di letteratura latinoamericana senza fare riferimento ad autori forti come i premi Nobel Gabriel García Márquez e Mario Vargas Llosa. Amici di pensieri e parole, poi diventati rivali in politica e amore, i due sono il simbolo di un’epoca d’oro per la letteratura made in America latina.
Erano gli anni Sessanta quando questi scrittori presero le valigie (piene di libri) e sbarcarono in Europa. Nel gruppo c’erano anche Julio Cortázar, Carlos Fuentes e Juan Rulfo. Sono stati loro a portare le copertine dei libri latinoamericani nelle librerie europee. Quel boom editoriale si chiamò “realismo magico” e divenne un marchio. Persino per chi come García Márquez non ha scritto più.
IL NUOVO MCONDO
Il mondo è cambiato e la letteratura non è rimasta indietro. A metà degli anni Novanta è apparsa un’antologia di nuovi scrittori latinoamericani curata dai cileni Alberto Fuguet e Sergio Gómez. È stato uno scandalo, i racconti contraddicevano tutto quello che gli scrittori del boom avevano sostenuto fino a quel momento. Erano personaggi e storie dove regnava il capitalismo, il realismo sporco e la cultura pop. Si chiamava “McOndo” (McDonalds, Macintosh e Macondo).
IL CRACK MESSICANO
In Messico gli scrittori Jorge Volpi e Ignacio Padilla avevano formato il “crack”, un movimento che scriveva romanzi ambientati nelle guerre mondiali, l’Unione Sovietica e l’Himalaya. Volevano uscire dagli stereotipi esotici e magici.
Sono passati 20 anni e la realtà editoriale dell’America latina è di nuovo diversa. Gli scrittori continuano a raccontare la realtà del narcotraffico, il terrorismo e la crisi economica, privi di veli magici. Ma come sostiene lo scrittore peruviano Santiago Roncagliolo, modelli come Garcia Marquez rappresentano il sogno latinoamericano passato. “Grazie a lui sappiamo chi siamo. E solo grazie a lui possiamo capire tutto quello che significò il XX secolo per l’America latina”. Oggi, senza dubbi, ci sentiamo orfani.