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Berlusconi, Alfano e l’asilo Mariuccia del centrodestra

Benvenuti nel cantiere di Centrodestra. Anzi no, benvenuti nell’asilo Mariuccia del Centrodestra.

Nel nostro piccolo, da mesi, auspicavamo una Casa larga e accogliente per popolari, moderati e liberali che potesse superare divisioni, ripicche e risentimenti. La lista per le Europee presentata da Nuovo Centrodestra, Udc e Popolari per l’Italiaè’ solo un primo passo per un progetto che deve avere come obiettivo le prossime Politiche. Anche perché, nonostante le previsioni-gufate di molti, la berlusconiana Forza Italia – che piaccia o no – è viva ed è al momento ancora il pilastro del progetto di centrodestra.

Ma l’elettore che non vuole ancora affidarsi a Beppe Grillo e nutre un’avversione per il Pd seppure nella versione renziana assiste con stupore (eufemismo) allo spettacolino in onda in queste ore tra le maggiori forze di centrodestra. L’elettore tipo si cimenta in queste ore a livello locale, in vista delle prossime amministrative, con coalizioni varie e variopinte in cui comunque lavorano assieme Forza Italia e Nuovo Centrodestra. Poi, seguendo qualche telegiornale o sbirciando qualche sito nazionale, s’accorge che gli alleati in città e comuni si menano di santa ragione. Con il leader del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, per anni delfino e strettissimo collaboratore di Silvio Berlusconi, che reagisce all’intervista di Marina Berlusconi al Corriere della Sera con una intervista al Corriere della Sera (e poi non ci si meravigli se i quotidiani restano intonsi nelle edicole…). E con qualche berlusconiano che dà dell’asino ad Alfano. Roba da asilo Mariuccia, appunto.

Ma alla tristezza non c’è mai fine. Perché invece di acconciarsi a pensare come costruire il Centrodestra popolare e liberale, con un programma chiaro che raccolga le sfide di Renzi senza farsi travolgere e cerchi di scalfire il grillismo che seduce sempre più professionisti, autonomi e piccoli imprenditori (vedere per credere il post sul blog di Beppe Grillo in occasione del Primo Maggio), leader, leaderini e leader in pectore (Marina Berlusconi) battibecco senza ritegno.

Le sconfitte, così, sono assicurate. Auguri.


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