Nato nel 1957, David Tepper (nella foto mentre gioca al casinò nell’evento W Hotel a East Side Midtown, Manhattan, nel 2012) è la mente del fondo speculativo Appaloosa Management. Ha un’acuta specialità in difficoltà finanziarie e il fiuto di capire quando usciranno dalle crisi per tornare a produrre profitti. Secondo il rapporto della rivista americana Institutional Investor’s Alpha, ha guadagnato 7 milioni di euro al giorno durante il 2013.
MEMORIA FOTOGRAFICA
Cresciuto in una famiglia ebrea nell’East End di Pittsburgh, Pennsylvania, Tepper è molto legato al quartiere Stanton Heights, dove ha trascorso i primi anni di vita. I numeri sono sempre stati la sua passione: quando era bambino imparava a memoria le statistiche del reverso delle figurine di baseball. Per riuscire a laurearsi all’Università di Pittsburgh lavorava alla biblioteca Frick Fine Arts e ha sviluppato un sistema di commercio alternativo che gli ha fatto guadagnarsi il titolo di Bachelor of Arts in Economia finiti gli studi.
DESIDERIO DI SUPERAMENTO
Il primo lavoro di Tepper è stato a Equibank come analista di crediti nel dipartimento di economia. Nel 1980, insoddisfatto della posizione, è entrato all’Università Carnegie Mellon per fare un master in Scienze dell’amministrazione industriale. Subito dopo è stato assunto al dipartimento di finanze della Republic Steel Corp, la sua prima esperienza in imprese in difficoltà.
IL SALVATORE DI GOLDMAN SACHS
Secondo Bloomberg, nel 1984 Tepp è entrato a fare parte del team di analisti di Keystone Mutual Funds a Boston e nel 1985 è stato chiamato da Goldman Sachs. Quando la bolla dei “bonus spazzatura” è esplosa nel 1989, Goldman Sachs è sopravvissuta grazie alle abilità di Tepper: aveva comprato bonus delle banche che erano state colpite, ma quando si sono riprese sul mercato le quotazioni sono salite alle stelle. Lui però non era d’accordo con la linea politica di Goldman Sachs e nel 1992 è andato via.
UN SOGNO
Tepper aveva un sogno tutto suo. Michael Price, un cliente di Goldman Sachs e gestore di un fondo di investimenti, lo aiutò mettendo a sua disposizione uno studio. Così cominciò a fare operazioni aggressive per creare un piccolo capitale e fondare il suo fondo: Appaloosa. Insieme con l’ex collega di Goldam, Jack Walton, cominciò con 57 milioni di dollari. La crescita fu veloce: nel 1993 il fondo registrò un guadagno del 57,6%. Aveva 800 milioni di dollari alla fine del 1996. Un articolo di Dailymail ha pubblicato una ricevuta bancaria, caduta dal pantalone di Tepper, dove si può vedere il saldo: 100 miliardi di dollari.
L’ERRORE RUSSO
Ma non tutto è sempre girato per il verso giusto nella carriera del gestore più ricco del mondo. Nel 1998 ha sbagliato una considerazione importante: aveva scommesso che il governo russo non avrebbe pagato il debito e, invece, lo fece. Con quella mossa Appaloosa persi il 30%. Ma siccome i bonus della Russia sono crollati, Tepper acquistò altri. Quando il mercato si è ripreso nel 1999 la sua posizione aumentò del 60%. Dal 2004 al 2007 i guadagni di Tepper non sono stati buoni in confronto agli altri anni. Nel 2008 ha perso 200 milioni di dollari in uno sfortunato investimento in Delphi, un fornitore di automobili che stava per fallire. Da marzo del 2010 il New York Times e la rivista Forbes hanno nominato Tepper il gestore di fondi di investimento più ricco del mondo.
LE DONAZIONI
Avendo provato sulla propria pelle quanto può aiutare un’adeguata formazione accademica, Tepper donò 55 milioni di dollari alla scuola di business Carnegie Mellon University, dopo il consiglio del suo professore Kenneth Dunn. Tepper però aveva messo una condizione: che dopo “il regalo” la scuola cambiasse nome: Tepper School of Business. Il finanziere ha anche aiutato l’Università di Pittsburgh, e la Comunità ebraica di MetroWest nel New Jersey in una campagna d’emergenza in Israele.