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Boko Haram, chi sono i sequestratori delle ragazze in Nigeria

Il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, aveva ammesso la scorsa settimana il sequestro di 200 ragazze in Nigeria. Fino a quel momento il nome di Boko Haram non significava nulla per la comunità internazionale, ma oggi il nome dell’organizzazione islamica è su tutte le prime pagine della stampa estera.

RADICI ISLAMICHE
Si tratta di un’organizzazione orrenda che causa caos nella vita quotidiana delle persone”. Così il presidente americano, Barack Obama, descrive Boko Haram. In lingua hausa Boko Haram significa “proibita l’istruzione occidentale”. L’organizzazione è stata fondata nel 2002 e fino a quel momento aveva il sostegno dei più bisognosi nella regione nord della Nigeria.

Inizialmente il fondatore, Mohamed Yusuf, aveva pensato ad un movimento islamico ultraconservatore, oppositore al voto elettorale e alle “infiltrazioni” occidentali, ma il gruppo è diventato sempre più politico fino al 2009, quando sono cominciate le operazioni militari per creare uno Stato islamico. Nonostante la posizione violenta contro il governo, Boko Haram evitava le vittime civili.

La situazione è peggiorata questo anno, quando Yusuf è morto dopo essere stato arrestato. Al suo posto è arrivato Abubakar Shekau e in ogni cambio di strategia Boko Haram è diventato un gruppo sempre più violento. Oggi colpire i civili sembra il loro principale obiettivo.

L’OBIETTIVO
Il sequestro delle minorenni nello stato nordovest di Borno non è la prima azione terrorista di Boko Haram. Secondo la Bbc, solo nel 2014 il gruppo ha ucciso 1.500 persone.
Lunedì hanno attaccato Gamboru Ngala incendiamo case e automobile. In quella città si svolgono le azioni militari per trovare le 200 ragazze rapite. Circa 33 persone sono morte. Uccisioni, sequestri e esplosioni hanno fatto diventare Boko Haram l’organizzazione più violenta della Nigeria. Il loro obiettivo è fare cadere il governo e creare uno Stato musulmano nel Paese.

Nel 2010 Boko Haram è stato inserito nella lista di organizzazioni terroriste degli Stati Uniti. C’era il timore – ancora non smentito – di un collegamento con Al Qaeda nel Magreb Islamico e la progettazione di lanciare una jihad globale.


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