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Libia e Lampedusa, chi affonda nel Mare Mostrum

Una volta si diceva: ennesima strage del mare. Ma siamo ben oltre le ennesime. E a naufragare non solo libici o altri africani, ma anche l’Europa, l’Italia e coloro che si azzuffano e si trastullano con polemiche e polemicuzze e non ascoltano le parole di chi invita a guardare la realtà. E la realtà si chiama Libia, un Paese allo sbando su cui forse molti sanno ma pochi fanno, come ha allertato qualche giorno fa Marco Minniti.

I FATTI DOLOROSI

Un altro barcone carico di immigrati è affondato al largo della Libia. Sono quindici i cadaveri recuperati finora dopo il nuovo naufragio. Oltre 210 profughi sono stati tratti in salvo. Non si conoscono ancora i dettagli Le autorità marittime italiane sono state informate dall’equipaggio di un rimorchiatore al servizio di alcune piattaforme petrolifere che si trovano a 50 miglia dalle coste della Libia e a 100 miglia da Lampedusa. Tra quindici e venti i cadaveri recuperati finora.

AMARA CONCLUSIONE

Nel Mare Nostrum muoiono sì uomini, donne e bambini. Ma anche la dignità di molti vivi nel Vecchio Continente.

(articolo aggiornato alle ore 17,30)



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