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Offerte di luce e gas, meglio il mercato libero o quello tutelato?

Mercato libero o tutelato: cosa preferiscono i consumatori italiani per scegliere le offerte di luce e gas? Ecco l’indagine di Acquirente Unico.

 

Confrontare le offerte di luce e gas sul mercato libero e su quello tutelato è il modo migliore per risparmiare sulla bolletta dell’energia ed individuare un’offerta di luce e gas in linea con le personali abitudini di ognuno. Mettere le tariffe Eni a confronto con Enel o  Illumia sarà molto utile al fine di individuare l’opzione più adeguata alle necessità di ogni consumatore.

Un’alternativa al mercato libero è il servizio di maggior tutela. L’Acquirente Unico, ovvero la società pubblica che acquista elettricità per le famiglie e le piccole-medie imprese rimaste nel mercato tutelato ha indagato quale delle due opzioni sia più conveniente. Dall’indagine è emerso un quadro preoccupante del mercato energetico italiano dove i consumatori sono poco informati sulle tariffe e quindi preferiscono non cambiare mai operatore.

 

Il sondaggio di Acquirente Unico è stato condotto intervistando un campione di circa 2 mila utenti di età compresa fra i 18 e i 74 anni. Quasi l’84% degli interpellati ha dichiarato di essere rimasto nel mercato tutelato per scarsa informazione o perché non ritiene il mercato libero più conveniente. In pratica si preferisce pagare le bollette con tariffe che variano in base all’indicizzazione dell’Aeeg piuttosto che rischiare di cambiare operatore e magari sfruttare offerte di luce e gas che possono far risparmiare anche il 20% sul prezzo finale.

 

Ma vediamo nel dettaglio quali sono state le risposte date ad Acquirente Unico dagli utenti di luce e gas. Il 40,3% degli intervistati ha detto: il mercato libero? “Non rientra nelle mie priorità”. Il 12,9%, invece, si dichiara “soddisfatto dell’attuale fornitore”. Ben il 12,2%% ammette: “Non sono abbastanza informato”. Il 10,4% dice: “il risparmio non sembra tale da giustificare il passaggio”. Il 10,1% pensa che cambiando operatore riceverà un servizio peggiore. Infine secondo il 7,5% le compagnie energetiche sono tutte uguali.

 

Quest’ultima dichiarazione è emblematica dell’idea che i consumatori hanno delle differenze delle offerte di luce e gas fra mercato libero e tutelato. In Italia risparmiare sulle bollette dell’energia si può, ma soffriamo tutti di scarsa informazione che grava sulla mobilità da un operatore all’altro, ovvero il cuore della concorrenzialità. Se c’è poco passaggio dei clienti da un operatore all’altro, infatti, il mercato ristagna e i prezzi non cambiano.

 

“Il mondo del piccolo consumatore finale di energia è complesso – dice Paolo Vigevano, Presidente e AD di Acquirente Unico – e lo dimostra il fatto che, nell’analizzare le motivazioni di fondo di coloro che effettivamente cambiano fornitore, al primo posto non c’è la convenienza economica, ma elementi, apparentemente accessori, che però fanno già intravvedere possibili evoluzioni dello stesso prodotto offerto”.

 

“Per la maggior parte dei consumatori il prodotto è sostanzialmente indifferenziato – aggiunge Paolo Vigevano – ed è significativo il fatto che alcuni di coloro che hanno effettivamente cambiato fornitore, stando alle classifiche ufficiali, è superiore al numero di coloro che dichiarano di averlo fatto: segno che alcuni non hanno nemmeno percepito di aver compiuto una scelta”.

 

Lo scopo dell’indagine di Acquirente Unico è proprio quello di fornire ai decisori pubblici gli strumenti per incrementare la concorrenzialità all’interno del mercato delle offerte di luce e gas. I consumatori non devono avere paura di passare da un operatore all’altro, ma devono essere tutelati dalle autorità. Il modello è forse quello della telefonia con molti piccoli operatori che entrano nel mercato e riescono a ritagliarsi il loro pezzo di business, ma sarà un sistema sostenibile anche per l’energia?

 

 



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