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Juan Carlos, ecco chi vuole il referendum per la fine della monarchia in Spagna

Subito dopo l’annuncio dell’abdicazione del re Juan Carlos I, a Madrid, Barcellona, Valencia, Bilbao e altre città spagnole sono cominciate le manifestazioni a favore di un referendum per decidere il futuro della monarchia.

ROTTAMAZIONE DELLA CORONA

“Una nuova generazione chiede con giusta causa un ruolo da protagonista. Mio figlio rappresenta la stabilità e la maturità e la preparazione necessarie”, ha spiegato ieri Juan Carlos I in un comunicato stampa. Felipe de Borbón – che dopo l’incoronazione diventerà Filippo VI – incarna la continuità. Ma l’abdicazione del re riapre un dibattito aperto in Spagna sulla fine della monarchia parlamentare e l’inizio della Repubblica.

UNA NUOVA DEMOCRAZIA

Circa 10mila giovani hanno manifestato ieri nella piazza Puerta del Sol a Madrid contro la continuità della monarchia. Per loro il vero cambiamento non è un trapasso della corona ma la fine del regime monarchico. Secondo la stampa locale, le richieste dei manifestanti sono molto simili a quelle del movimento degli Indignados nato il 15 maggio del 2011: il rinnovamento della classe dirigente e una ristrutturazione della democrazia.

LA POPOLARITÀ DELLA CASA REALE

Negli ultimi mesi l’opzione della Repubblica come forma di governo ha guadagnato sostenitori. Secondo un sondaggio di Metroscopia, mentre nel 1996 il vantaggio della monarchia sulla repubblica era del 53%, nel 2012 la differenza si era ridotta al 16%. Per il Centro di Ricerche Sociologiche, fino al 2004 la monarchia era l’istituzione più stimata dagli spagnoli. Nel 1995 aveva il 7,4 del consenso in una scala di 10 punti. Nel 1998 il 6,72, 5,19 nel 2006 e nel 2011, 4,89 en 2011. Poi la discesa: nel 2013 il 3,68 2013 e ad aprile del 2014 il 3,72.

I GUAI DELLA CORONA

Questa perdita della popolarità è stata attribuita ad una serie di scandali che hanno colpito la reputazione della famiglia reale. Primi tra tutti, il caso di corruzione che ha coinvolto l’infanta Cristina, figlia del re, e suo marito Iñaki Urdangarín. Molto pesanti le critiche dopo la pubblicazione nel 2012 delle fotografie del re Juan Carlos I a caccia di elefanti a Botsuana. Oltre ai costi della monarchia: la Casa Reale costa agli spagnoli circa 50 milioni di euro, molto poco rispetto a quella inglese o norvegese, ma i conti sono poco trasparenti.

QUESTIONE DI SINISTRA?

I “trending topics” in Spagna dopo la notizia dell’abdicazione di Juan Carlos I sono stati: #APorLaTerceraRepublica, #ProcesoConstituyente e #ReferendumYA. A favore di un cambiamento politico ed economico, che potrebbe favorire la nascita di una terza repubblica, c’è il partito di sinistra Partido Socialista Obrero Español (PSOE), mentre a sostenere la monarchia rimane il Partito Popolare (PP). Il dibattito sul futuro del sistema politico spagnolo è all’inizio, visto che le prossime elezioni generali sono previste per il 2016.

Il video della manifestazione di ieri a Puerto del Sol (Madrid)


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