Leopolda, istruzioni per l’uso. Per organizzare un vero happening del Centrodestra, come lanciato e discusso da giorni su Formiche.net, può essere utile dare un’occhiata alla versione originale made by Matteo.
Era il 2007 quando uno sconosciuto presidente della provincia di Firenze organizzava la prima “Stazione delle idee” dedicata agli studenti, ricorda nel suo libro “The boy”, che sarà presentato stasera a Roma (Libreria Arion Monti, h.18), David Allegranti, giornalista del Corriere Fiorentino. Quella del 2007 fu l’antesignana della prima vera Leopolda organizzata da Renzi e Pippo Civati a novembre 2010, “Prossima fermata: Italia”.
IL POP DELLA LEOPOLDA
Ecco alcuni dettagli pop che caratterizzano l’evento:
– Cura nei minimi dettagli della scenografia, per esempio lo striscione all’ingresso con frase ad effetto. Nel 2010 era una citazione di Dag Hammarskjöld, segretario generale dell’Onu e premio Nobel per la Pace scomparso nel 1961: «Al passato grazie, al futuro sì».
– Tempi televisivi e attenzione ai social network
– La politica raccontata soprattutto da amministratori locali e persone comuni mixata a video e musica
– Continui riferimenti culturali all’America e alla sinistra pop stile Lorenzo Jovanotti
– Merchandising e oggetti “cool” tipo Mac sparsi per la sala o il microfono vintage dell’ultima edizione
– Abbigliamento casual
ANTI-SISTEMA
“E’ l’immensa macchina scenografica a far funzionare la Leopolda fino a renderla format di massa – spiega il giornalista Allegranti che ne ha raccontato tutte le edizioni – dal punto di vista dei contenuti, non molto di davvero sorprendente, sono emersi anche luoghi comuni già sentiti, ma non è questo che conta. Conta Renzi, la sua persona, la sua leadership. Paradossalmente, vale di più la sua camicia bianca che tanti programmi elettorali”.
E qui viene il problema per il Centrodestra: “L’istinto da cui partire per organizzare una Leopolda è quella del parricidio politico. Quella renziana è stata la rappresentazione scenografica e spettacolare della dicotomia fra ‘Noi’ e ‘Loro’. La prima cosa è quindi opporsi al sistema, voler ‘rottamare’l’establishment, come ha saputo raccontare Renzi. Per farlo, ci vogliono delle persone credibili. Ecco perché bisogna trovare una leadership forte nel Centrodestra che sappia trascinare un evento così… se chi la organizza, poi va a pranzo con Berlusconi non funziona”, chiarisce Allegranti.
LE ICONE
Altro ingrediente fondamentale per il successo della Leopolda, sottolinea, è “la presenza di icone pop: scrittori, registi, cantanti di area. Ma, mi chiedo, nel Centrodestra ce ne sono? Pietrangelo Buttafuoco direbbe di no”.