Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti l’ha definito “un atto di coraggio”. In un partito come Forza Italia, spaccato a metà tra “ribelli” alla Raffaele Fitto e “inner circle” di fedelissimi berlusconiani, lacerato da diatribe interne che spesso restano nascoste, c’è chi dice chiaro e tondo ciò che pensa. E lo mette per iscritto.
Si tratta di Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, che ha scelto di racchiudere in un libro (QUI LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE) tutte le sue idee sul Centrodestra: “Per la rivincita. Software liberale per tornare in partita” (Gruppo Datamedia).
In quello che il deputato azzurro chiama “contributo a una conferenza programmatica”, Capezzone si esprime anche sul caldissimo tema delle primarie. Sì alle primarie, dice senza paura di esporsi, anche se, come fa notare Sallusti, “questa scelta implica necessariamente un atto di ostilità verso l’attuale leadership, come l’esperienza di Renzi insegna”.
L’ex portavoce di Fi si posiziona quindi apertamente dalla parte di chi, come Fitto, chiede una mobilitazione dal basso per la costruzione della nuova classe dirigente. Ma, precisa anche che le primarie sono solo un piccolo tassello rispetto al grande lavoro su idee e programmi che il Centrodestra ha il dovere di fare.
Quattro i punti di partenza: “La manovra-choc che i Governi degli ultimi anni non hanno saputo, potuto o voluto fare: 40 miliardi di tasse in meno. Un avvio di discussione sul non più rinviabile piano b nel rapporto con l’Europa. Una strategia per impedire il rischio di un Britannia 2, e quindi la definitiva spoliazione e colonizzazione dell’Italia. E i primi obiettivi di un nuovo programma liberale per l’Italia”.
(UNA SINTESI DEL SAGGIO DI DANIELE CAPEZZONE: COME RINVIGORIRE FORZA ITALIA)
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