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Chi è Umberto Tombari, l’avvocato alla cui corte crescono uomini e donne dell’era Renzi

Alla sue corte è cresciuta Anna Genovese, il neocommissario Consob che si spera possa far cambiare verso all’autorità di controllo della Borsa. Ma anche la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi, che appena laureata ha iniziato la pratica nel suo prestigioso studio fiorentino.
Umberto Tombari, l’avvocato attorno a cui ruotano molti uomini e donne e affari renziani è un personaggio in vista in area toscana e non solo.

I MOLTEPLICI E POLIEDRICI INCARICHI DEL CIVILISTA

Nato a Grosseto nel 1966, Tombari è professore ordinario di Diritto commerciale a Firenze, ma ha insegnato anche a Catania dove ha conosciuto Genovese. Il suo curriculum ufficiale riporta anche un’esperienza all’Università di Heidelberg. Inoltre, nel 2001, è stato membro della Commissione ministeriale per la riforma del diritto societario istituita presso il Ministero di Giustizia (la cosiddetta Commissione Vietti): nello specifico si è occupato di struttura finanziaria della spa e del gruppo di imprese. Poi nel 2012 ha collaborato al decreto Sviluppo di Corrado Passera, curando il “contratto di rete sulle aggregazioni tra imprese”. Ancora, Tombari è consigliere indipendente nei Cda di Ferragamo e Prelios, ed è presidente del Consiglio di amministrazione di Sici (Sviluppo Imprese Centro Italia), partecipata da istituti finanziari come Fidi Toscana, Mps Capital Services, Banca Cr Firenze, Cassa di Risparmio di San Miniato e Banca Etruria.

LA PRESENZA NEL MONDO BANCARIO

Dunque il suo ingresso nelle stanze del potere politico e finanziario è ben precedente al governo Renzi. Ciò non toglie che i legami con il giovane premier ci siano. Lo scorso 27 maggio, per dirne una, è stato nominato presidente dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze, la Fondazione che controlla la banca toscana. Una delle altre nomine renziane nella direzione della rottamazione? Secondo gli osservatori, anche un modo per Renzi di avanzare su Banca Intesa: “La partecipazione della fondazione nella Banca Cr Firenze (10%) non è l’unica. Infatti l’Ente Cassa ha anche il 3,4% di Intesa, la banca presieduta da Giovanni Bazoli e guidata dall’ad, Carlo Messina. E l’obiettivo finale dei renziani, quanto a Ca’ de Sass, è proprio la rottamazione di Nanni Bazoli”, ha scritto Formiche.net.

I LEGAMI A DOPPIO FILO

I legami tra Tombari e Renzi sono anche più stretti. Ecco che cosa ha scritto Linkiesta: “Tombari è presidente del consiglio di amministrazione di Firenze Mobilità, scatola legata a doppio filo con il comune di Firenze di Matteo Renzi, dove la parte del leone la fa Firenze Parcheggi, società di cui fino al 2013 era amministratore delegato il Richelieu del rottamatore fiorentino, quel Marco Carrai arrivato alla Camera per seguire il primo discorso del presidente del consiglio con la first lady Agnese”.

Chissà chi sarà il prossimo uomo (o donna) vicino a Tombari a guadagnarsi un posto nella compagine del governo di Matteo.


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