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L’occasione green di Renzi

Lunedì 30 giugno alle ore 11, presso la sede del COBAT a Roma, il Consiglio Nazionale della Green Economy presenta alla stampa (ed agli italiani) un documento con le sue proposte per una politica europea capace di accelerare la transizione verso un’economia realmente sostenibile, cioè capace di coniugare lo sviluppo economico, quello sociale e del lavoro, con la tutela del patrimonio ambientale e dei fragili equilibri naturali messi in crisi da un sistema industriale e di consumo ormai pericolosamente obsoleto.

Il documento vuole essere un “vademecum” per Renzi, in procinto di assumere, per il semestre che inizierà il prossimo 1 luglio, la presidenza dell’Unione Europea.  Se, come da più parti si auspica, dovrà essere realizzato un profondo cambiamento nell’agenda politica ed economica comunitaria, il Presidente del Consiglio già si propone come un leader audace ed innovativo affermando che “è arrivato il tempo di ripensare la strategia per rilanciare la crescita e creare lavoro”.

È proprio in questo contesto di “svolta politica e culturale” che il documento è stato pensato e concordato dalle 66 imprese ed istituzioni che compongono il Consiglio Nazionale della Green Economy. Un Consiglio che ha sposato appieno la filosofia “progressiva” di Edo Ronchi e della sua Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile: l’ambientalismo colto e fattibile, attento alle esigenze del mercato e del lavoro, rigoroso ed esigente ma lontano dalle utopie del “tutto e subito” delle frange più estreme.

Pochissime sono le anticipazioni che si possono dare sui contenuti del documento (anche Earth Day Italia ha partecipato alla sua definizione), risultato di un lungo e meticoloso lavoro di preparazione. Il principio guida è stato quello della “Realpolitik”: niente spinte in avanti irrealizzabili, una visione ambiziosa ma con molta concretezza, proposte per azioni definite e motivate che possono essere fatte nello stretto orizzonte temporale dei 6 mesi di presidenza italiana.

Saprà (e vorrà) Renzi cogliere l’occasione per caratterizzare in modo “ambientale” il semestre a sua presidenza?

Il Presidente del Consiglio appartiene ad una generazione molto più attenta ai temi ambientali delle precedenti e, di conseguenza, il multicolore “mondo green” si aspetta un suo maggiore impegno per accelerare l’ineluttabile migrazione del sistema economico e del consumo verso modelli realmente più sostenibili.


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