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Libia, Tunisia e Mozambico, perché Renzi e Calenda guardano all’Africa

Oltre la Nigeria, in testa alla crescita economica tra i Paesi dell’Africa, ci sono altri Stati diventati terreno fertile per gli investimenti stranieri. È il caso del Mozambico, forse il più stabile in termini politici ed economici. Negli ultimi 15 anni il Paese ha registrato un aumento del Pil dell’8% in media all’anno e le prospettive sono ancora migliori. Da qualche mese il ministero dello Sviluppo economico italiano si è impegnato in consolidare i rapporti bilaterali.

LEGAMI STORICI

L’economia mozambicana è basata su carbone, minerali e nuove infrastrutture. Nonostante permangano alti indici di povertà, la criminalità è uno dei mali che le autorità stanno riuscendo a contenere.

I rapporti tra l’Italia e il Mozambico sono antichi e stretti: la mediazione italiana è stata fondamentale nel processo di pace del 1992, con il quale si è messo il punto finale alla guerra civile. Il Trattato di pace venne firmato a Roma.

AFRICA AUSTRALE

Ora è il turno dell’economia. Ad aprile del 2014, il premier Matteo Renzi ha incontrato capi di Stato e rappresentanti dell’Unione africana a Bruxelles, tra cui il presidente del Mozambico Armando Guebuza (nella foto). L’obiettivo è quello di fare del Paese l’epicentro della presenza italiana nell’Africa australe, un punto di partenza per rafforzare le operazioni nei mercati vicini, anche loro in prospettiva di crescita.

EPICENTRO NELL’AFRICA

Le premesse per capitalizzare le relazioni tra Italia e Mozambico in agroindustria, infrastrutture, trasporti, turismo e telecomunicazioni non mancano. Ad accompagnare le imprese italiane nel percorso c’è il viceministro del Mise Carlo Calenda: “Il governo intende fare del Mozambico il test su come si affronta un mercato in Africa, intende farne il centro della nostra attività”, ha detto Calenda al forum istituzionale Italia-Mozambico organizzato per la missione di sistema banche-imprese a maggio del 2014. “Penso che ci siano tutte le buone caratteristiche e le possibilità per farlo diventare un caso di straordinario successo”, ha aggiunto.

LA QUESTIONE DELL’IMMIGRAZIONE

Sebbene la Libia rimanga una delle principali preoccupazioni dell’Italia per motivi geopolitici e la sua vicinanza a Lampedusa, dove ogni giorno sbarcano migranti, la questione migratoria riguarda tutto il continente africano. Il discorso è stato affrontato da Renzi al vertice Africa-Unione europea la scorsa primavera e sarà una delle priorità del semestre europeo di presidenza italiana. Renzi ha anche ricordato l’adesione di molti Paesi africani a Expo Milano 2015 e la necessità di stringere quanti più accordi economici possibili tra l’Unione europea e le cinque organizzazioni sub-regionali africane.

IMPRESE ITALIANE

Come ha spiegato Calenda, in Mozambico è tutto da costruire: dalle infrastrutture alla catena distributiva, all’agroalimentare. Delle 90 imprese italiane presenti in Mozambico, una trentina sono grandi aziende. Da quanto si legge sul sito dell’Ambasciata italiana a Maputo, sono presenti in Mozambico Eni, Saipem, API Nova Energia, Maccaferri, Avia, CMC, Gruppo Trevi, Salcef, Tenaris, Techniplan, Gruppo Cremonini, Sfir, Igo Sammartini, Verdemare, Gruppo Mazzitelli Sviluppo Immobiliario, Ignazio Messina e Leonardo Business Consulting, tra gli altri.

FARE AFFARI IN MOZAMBICO

A luglio del 2003 è stata istituita l’Associazione degli Imprenditori Italiani in Mozambico, riconosciuta dal governo mozambicano, ma oggi il governo italiano cerca di rafforzare la presenza con l’apertura di un nuovo Ufficio dell’Istituto di commercio estero a Maputo.

Nell’ambito del “Programma Africa” di Sace (che ha aperto un proprio ufficio a Johannesburg), c’è stato un atteggiamento rassicurante nei confronti del Mozambico con un plafond di 50 milioni di dollari in 5 anni. Simest, invece, ha concluso un accordo di collaborazione con il Centro mozambicano di Promozione degli Investimenti (Cpi).

L’ambasciata italiana ha aggiornato la pubblicazione “Fare affari in Mozambico” con informazioni pratiche per le imprese italiane interessate ad esplorare il mercato mozambicano.

LA PRESENZA DELL’ENI

Per sottolineare opportunità e successi dell’Italia in Mozambico, il viceministro allo Sviluppo economico sottolinea che “Eni sta facendo uno dei più grandi investimenti al mondo sul gas in Mozambico”. Con questa operazione l’Italia potrebbe consolidare la propria posizione di primo investitore straniero nel Paese.



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