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Su Alitalia Bassanini e Gorno Tempini di Cdp dicono no a Lupi

Matteo Renzi non è intervenuto, Piercarlo Padoan è silente, Maurizio Lupi è superattivo.

E‘ questo l’atteggiamento dei principali protagonisti politici rispetto alle richieste fatte pervenire, secondo quanto scrive oggi il quotidiano la Repubblica, da Intesa e Unicredit sulla vicenda Alitalia. Le richieste delle banche azioniste della compagnia aerea, scrive Federico Fubini sul quotidiano diretto da Ezio Mauro, sarebbero le seguenti: “Cedere tra qualche tempo le loro quote Alitalia alla Cassa depositi e prestiti”.

L’ATTIVISMO DI LUPI

L’idea a cui si è lavorato nelle ultime settimane – per l’offensiva del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Lupi – è quella di una vendita delle azioni al Fondo Strategico Italiano, controllato da Cdp all’80% e guidato da Maurizio Tamagnini. “Uscito da Alitalia con il fallimento del 2008, rientrato tramite Poste nel 2013, lo Stato completerebbe così il suo ritorno nella compagnia”, commenta Fubini.

IL NIET DELLA CDP

Ma la Cassa non intende assecondare queste richieste. Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato di Cdp, non vuole impegnarsi a rilevare le azioni Alitalia che le banche non vogliono più. “Ancora meno vuole che il passaggio si faccia a un prezzo prefissato”, scrive Repubblica. Sia il presidente Franco Bassanini che Gorno Tempini sottolineano che la Cdp è obbligata per legge e per statuto a investire solo in imprese “in stabile equilibrio economico e finanziario”; ciò a differenza di quanto avveniva con l’Iri. Alitalia, invece, ha accumulato solo perdite e debiti da quando è ripartita nel 2009.

LE POSIZIONI DEL GOVERNO

Le attese degli istituti di credito sono state assecondate dal ministro Lupi, che è stato anche il principale assertore dell’ingresso di Poste Italiane in Alitalia durante il governo Letta. Ma ora il premier Matteo Renzi è favorevole a un intervento della Cdp nelle forme auspicate dalle banche? Indiscrezioni governative dicono che il presidente del Consiglio non è della partita, e pure il ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan, non ha dato alcun input.

VERSO UN COMPROMESSO

Al momento si delineerebbe una sorta di compromesso, come scrive Fubini di Repubblica: il Fondo Strategico dichiarerà (in privato) che è disposto a esaminare l’opzione di comprare le quote delle banche, se e quando il piano industriale per Alitalia verrà eseguito e la compagnia risanata.


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