Sono sempre stata un inguaribile romantica ed un’appassionata di cinema, quindi le due cose convergono nell’immagine holliwoodiana più affascinante dalla storia d’amore più filmica e sensazionale sia per la durata, per la complicità, per la coerenza che sorprendentemente ha unito i due cuori degli attori più belli del cinema degli anni 50: Humprey Bogart e Lauren Bacall.
E la mia generazione che non ha visto un film con questi due magnifici attori, ma rivisto le immagini in bianco e nero della bellezza allo stato puro, deve andare a riscoprire archivi in you tube per rivivere il sogno.
Devo essere sincera, ho passato la mia adolescenza a leggere tutti i libri delle diverse versioni ed ipotesi di omicidio/suicidio del sequel Marilyn Monroe V/S Kennedy e studiato i look e le tendenze delle varie dive holliwoodiane.
Ma la Lauren Bacall l’ho vista per la prima volta scorrendo nelle biografie e le trame dei film, tra cui quello interpretato proprio accanto all’altro mito, Marilyn Monroe, in “come sposare un milionario” (del ’53), solo una decina di anni fa.
Ma scoprire questa bellezza austera, perfetta anche decenni prima dell’avvento della chirurgia plastica, dalla personalità prorompente e dallo sguardo tagliente (era chiamata “the look” proprio per il suo sguardo), è stata una rivelazione. Ha avuto la forza ed il carisma per rimanere “bella” senza il suicidio estetico delle sue (poche) coetanee rimaste nell’Olimpo dell’industria cinematografica. Inoltre fronteggiando una lotta impari con la sua collega la cui immagine indelebile si è fermata all’età di soli 36 anni (per la drammatica e prematura fine) consacrandola mito eterno.
Vedere la Bacall ritirare l’Oscar alla carriera nel 2009 (a 85 anni…) nella fierezza della sua età l’ha resa ancor più invincibile ed ineguagliabile.
Ma immaginare che questa giovanissima ragazza gira il suo primo film accanto ad un uomo già universalmente riconosciuto come il protagonista più sexy e crudele delle trame di film più romantiche e tristi e finisca di sposarlo in un batter d’occhio ci accende i cuori. Per lei non è un capriccio, vuole proprio l’uomo immortalato nel nostro immaginario dinanzi ad un aereo per un addio che mai dimenticheremo tra le lacrime di Ingrid Bergman ed il suono della sua voce.
Girerà quel film con quell’uomo più grande di 25 anni, per sposarlo al suo quarto matrimonio. Sarà l’amore della sua vita., durato solo 12 anni perché non sopravvissuto alla malattia di lui, ma eterno e prepotentemente indelebile anche dopo le successive unioni con Frank Sinatra e Jason Robards.
E se di tutte le dive holliwoodiane abbiamo invidiato la bellezza, io rileggendo le sue due autobiografie non posso che augurarmi di vivere come lei un amore così grande che mi accompagni tutta la vita.