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Ecco armi e cibo consegnati dall’Italia ai curdi

Qualche giorno fa il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, aveva lanciato un appello sul blocco effettuato ai danni delle armi inviate dall’Italia per la resistenza curda in Irak: “Le armi per il Kurdistan sono partite: in questo momento ci sono questioni burocratiche a Baghdad, è un tema che deve essere risolto”. “Il decreto è stato fatto, c’è stato un passaggio in Consiglio dei ministri… le condizioni le hanno visionate i militari, di cui mi fido, sono un ministro e non un tecnico delle armi”, aveva detto Pinotti.

MITRAGLIATRICI E RAZZI

Ma quali sono le armi messe a disposizione dal governo italiano ai curdi? Un documento del Dipartimento di Stato americano elenca gli aiuti: dall’Italia arrivano100 mitragliatrici 42/59 calibro 7,62 con 100 treppiedi e 250mila munizioni, 100 mitragliatrici M-2 Browning calibro 12.7 con 250mila munizioni, 1.000 razzi per Rpg 7, 1.000 razzi per Rpg 9 e 400mila proiettili calibro 7,62 per mitragliatrici di fabbricazione sovietica.

EQUIPAGGIO SOVIETICO

Un articolo dell’esperto Gianandrea Gaiani pubblicato su Analisi difesa sostiene che le armi di tipo sovietico “provengono dai materiali confiscati nel 1994 sulla nave Jadran Express che tentava di violare il blocco alle forniture belliche in ex Jugoslavia”. E ricorda: “Il ministro ha sgombrato il campo dai dubbi circa la legittimità della fornitura ai curdi e l’efficienza del materiale assicurando che ‘le armi sono funzionanti e c’è una norma che dice che possono essere usate a fini istituzionali, dunque non vedo dove sia il problema’”. C’è ancora attesa per l’autorizzazione del ministero dell’Economia per la copertura delle spese: un milione e 900mila euro.

AIUTI UMANITARI

Inoltre, il ministro della Difesa ha confermato la disponibilità dell’Italia a “trasportare armi provenienti da altri Paesi” e il dispiegamento di cacciabombardieri Amx. È stato fatto un ponte aereo da sei voli con 36 tonnellate di acqua, 14 tonnellate di biscotti proteici, 200 tende e 400 sacchi a pelo, organizzato con l’Unicef.


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