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Nuovo Corriere della Sera, meglio tardi che mai…

Meglio tardi che mai: l’antidoto contro la crisi di lettori si chiama compact quality, ovvero passare dal giornale lenzuolo (broadsheet) a quello tabloid, mantenendo l’autorevolezza e il rigore informativo del primo. Un’ondata partita già alcuni anni fa dall’Inghilterra con Independent e Times, approdata in Germania con Die Welt e finalmente arrivata in Italia dove anche il Corriere della Sera ha deciso di rompere il tabù e stringere le pagine per vendere di più

Il bicentenario Times con la nuova formula è passato dalle 500mila copia a quasi 800mila, riconquistando una ampia fascia di lettori e, soprattutto, senza perdere i vecchi acquirenti. La compact quality, accompagnata dal full color, rende il giornale più moderno, con articoli e analisi più brevi, aumenta anche la foliazione del prodotto e, soprattutto, riconquista la fascia dei lettori giovani, tra i 20 e 35 anni, che solitamente non acquistano quotidiani perché hanno come prima fonte informativa quella televisiva o quella legata a Internet e social network.

Il Corriere della Sera di oggi è un prodotto ben fatto, dalla veste grafica pulita e leggera con un editoriale in prima che non si leggeva, per schiettezza e nitidezza, da molti anni. Editoriali che per i giornali stranieri sono invece dei punti fermi per l’orientamento anche politico dei propri lettori perché la storia dei grandi giornali è la storia del carattere di un Paese, delle sue élite, del suo popolo, dei loro gusti e dei loro tic.



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