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Chi è Nicoletta Zampillo, la moglie di Del Vecchio che ha strappato gli occhiali a Cavatorta

Il deus ex machina di Luxottica? Si chiama Nicoletta Zampillo, seconda (e quarta) moglie di Leonardo Del Vecchio: milanese, sposata nel 1997 e risposata a settembre 2010, vera manovratrice – secondo le più maliziose cronache giornalistiche della finanza di solito sempre abbottonata – dell’azienda dell’occhialeria di Agordo. Ieri, 13 ottobre, il titolo ha perso in Borsa oltre il 9% dopo l’addio dell’ultimo amministratore delegato, Enrico Cavatorta, nominato solo un mese fa dopo 15 anni al fianco di Del Vecchio nel management dell’azienda al posto di Andrea Guerra, dopo settimane di baruffe.

MANOVRATRICE?
Ma alla grande donna dietro al grande uomo di Luxottica Cavatorta non andava a genio. Il Sole 24 ore lo definisce gossip, ma parrebbe che dietro questa rinuncia ci sia proprio la Zampillo, che “ha chiesto – scrive il quotidiano – di entrare in Delfin, la cassaforte che detiene il 61% di Luxottica. Potrebbe essere stato questo a provocare l’uscita lampo di Cavatorta dopo un incontro di quattro ore con il patron Del Vecchio. Va anche detto che la Zampillo è considerata vicina a Francesco Milleri, possibile nuovo consigliere. E questo chiuderebbe il cerchio”.

IL RUOLO DEI FIGLI
Di fatto la strategia dI Zampillo è farsi anticipare la legittima, la quota dell’azienda che le spetterebbe in eredità. “Attraverso Delfin – continua il Sole – l’industriale controlla il 61,35% della propria creatura e all’interno della holding il patrimonio è suddiviso tra i figli, ognuno dei quali possiede un pacchetto del 16,38 per cento. Per ora il presidente tiene le redini di tutto con la proprietà diretta dell’1,72% della società e l’usufrutto sulle quote assegnate ai figli”. L’equilibrio da trovare fra gli eredi però – aggiunge il quotidiano economico – “è difficile, dato che la moglie, madre solo di Leonardo Maria Del Vecchio, che in caso di successione avrebbe diritto ad 1/3 del patrimonio del marito, ha chiesto di entrare in Delfin con una quota del 25%, rendendo necessario un passo indietro di tutti i figli (Claudio, l’unico a sedere nel cda della quotata), Marisa e Paola nati dal primo matrimonio, Leonardo Maria, figlio della Zampillo e i figli della terza unione, Luca e Clemente)”. Nicoletta Zampillo avrebbe idea di piazzare il figlio ventenne Leonardo Maria nel board, magari al posto di Claudio, 57enne primogenito del patron. Di fatto sconfessando l’operato del marito che da sempre ha preferito tenere i figli fuori dalla gestione e affidarsi a manager professionisti.

VILLA MONDADORI
La signora Zampillo sa come ottenere le cose dal marito-ex marito. Dopo il primo divorzio, nel 2000, a Nicoletta era stata assegnata villa Mondadori, costruita negli anni ‘20, duemila metri quadrati tra via XX Settembre e via Tamburini a Milano. Come ricorda il Corriere, la villa, residenza milanese dei Del Vecchio, era stata poi venduta nel 2008 per 24 milioni di euro.

LA RICOSTRUZIONE DI PONS 
Tra Zampillo e Del Vecchio non è stato però un colpo di fulmine. Nonostante la conoscenza tra i due fosse di vecchia data, il padre di Zampillo è stato uno dei primi rappresentanti di occhiali Luxottica per Milano e la Lombardia, Nicoletta sposa in prime nozze Paolo Basilico, “enfant prodige della finanza milanese, prima in Mediobanca e alla filiale italiana della Giubergia Warburg e poi fondatore dei primi hedge fund in salsa italiana, sotto il marchio Kairos”, racconta Giovanni Pons su Repubblica.

Il rapporto con Del Vecchio – ricostruisce Pons – precipita invece nel Duemila quando il patron si invaghisce della investor relator che lavora in Luxottica, Sabrina Grossi: “La relazione è così forte – scrive Repubblica – che Del Vecchio tronca il matrimonio con la Zampillo, la liquida e si butta a capofitto nella nuova relazione che porterà alla nascita di altri due figli, Luca e Clemente, che si aggiungono ai tre avuti dal primo matrimonio, Claudio, Paola e Marisa, e a Leonardo Maria”, avuto da Zampillo a metà degli anni Novanta.

LA CIRCE CHE TESSE LE FILA DI UN GRUPPO DA 7 MILIARDI

“Con un fatturato di 7 miliardi e un’operatività estera sui mercati più disparati (il 60% circa dei ricavi di Luxottica è in dollari) – scrive Repubblica – tessere le fila finanziarie del gruppo Luxottica non è affar da poco. Le tinte del futuro dell’azienda di Agordo si tingono dei colori della gestione “familiare”, con un ruolo operativo di nuovo di primo piano per Leonardo Del Vecchio”. Peccato che il patron, ormai ottantenne, non sia il vero artefice di questo disegno. Già a luglio il Foglio scriveva che “Del Vecchio, classe 1935, sei figli da tre donne diverse, aveva provato nel 2010 a fare un trust familiare, dividendo in parti uguali le quote della sua Delfin. Questo succedeva prima di convolare a nozze con la sua seconda compagna, Nicoletta Zampillo… E così Del Vecchio ha sospeso il processo senza decidere. Il figlio Claudio che ha lanciato l’azienda negli Stati Uniti, vive a New York dove ha comperato e rilanciato Brooks Brothers. E non intende tornare in Italia. Del Vecchio ha scelto un manager esterno al quale affidare il suo colosso degli occhiali e fin da subito ha escluso i figli dalla gestione, nonostante diverse sollecitazioni da parte di consulenti fidati”.

LE PAROLE DI ZAMPILLO

“Nessuna dynasty né ingerenze sull’azienda”, dice lei oggi al quotidiano il Sole 24 Ore. “Sono moglie di Leonardo Del Vecchio e  madre di famiglia – ci tiene a precisare Zampillo -. Nei 22 anni di relazione con mio marito mi sono limitata ad avere questo ruolo”.
Nessuna pressing nella professione, dunque: “In questo Leonardo è bravissimo, eccezionale, e non ha certo bisogno di me”, aggiunge Zampillo al quotidiano diretto da Roberto Napoletano assicurando di non mettere bocca sulle strategie dell’azienda.
E sul riassetto delle quote societarie, che secondo fonti del Sole sarebbe in corsa in seguito ad una richiesta delle donna del 25% di esse, risponde: “Io non ho chiesto nulla. Se c’è una legge che decide qualcosa è una legge, non la moglie di Del Vecchio”.

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