Prosegue il riassetto di Finmeccanica. Dopo l’annunciata trasformazione del gruppo, che sarà ripartito in 5 divisioni, al posto delle attuali società controllate, l’arrivo di nuovi top manager da Fs, comincia a delinearsi la strategia che il nuovo capo azienda Mauro Moretti intende dare al campione industriale nazionale del settore aerospazio e difesa.
IL PIANO INDUSTRIALE
In attesa del piano industriale che sta elaborando la società di consulenza Mc Kinsey su input dell’ex numero uno delle Ferrovie dello Stato, e che dovrebbe essere pronto per dicembre, proseguono i pour parler con partner esteri specie sulle attività civili del gruppo di Piazza Monte Grappa che sono considerate in vendita dal vertice della holding partecipata dal Tesoro tra i timori di sindacati e dirigenti.
IL DOSSIER SELEX
Secondo quanto appreso da Formiche.net da ambienti finanziari milanesi, sarebbero in corso da giorni colloqui con i tedeschi di Siemens, interessati ad acquisire da Finmeccanica alcune attività civili che fanno capo a Selex ES, ereditate dalla vecchia Elsag. Le attività – sostanzialmente informatica e postale – vengono svolte dalla Selex in Liguria, a Genova, e impiegano circa un migliaio di persone. I timori locali su potenziali ricadute occupazionali sul territorio sono stati riversati su autorità politiche, istituzionali e religiose di Genova e della Liguria peraltro già alle prese con l’emergenza alluvione.
LA STRATEGIA DI MORETTI
Se confermato, questo passaggio andrebbe a inserisi in quella che è la nuova strategia del gruppo guidato da Moretti, ovvero quella di concentrarsi sul core business, che si basa su 5 divisioni (elicotteri, sistemi per la difesa, elettronica, aeronautica e servizi centralizzati), per lasciare al mercato i settori non propriamente core; azione questa già intrapresa in Europa dal principale player dell’aerospazio e difesa, Airbus Group.
L’AUDIZIONE IN SENATO
“Finmeccanica ha bisogno di due anni di cura dimagrante, per poi tornare in forma e distribuire il dividendo, remunerando anche lo Stato che ne è azionista al 32,5%”, ha detto al Senato oggi lo stesso Moretti, sentito in audizione. “Con le azioni che proporrò per Finmeccanica – ha spiegato – credo ci siano le condizioni per una robusta inversione di tendenza, poi l’azionista potrà fare le sue valutazioni”.
LA CURA DIMAGRANTE
Appurato che per il suo numero uno Finmeccanica “deve dimagrire, sia nelle linee di business sia nei prodotti”, Moretti ha poi ribadito in Senato il fatto che sia necessario “abbandonare quelle attività con una soglia minima di qualità”. Più nel dettaglio l’amministratore delegato che ha preso il posto di Alessandro Pansa ha parlato del comparto ferroviario, confermando l’interesse giapponese e cinese per Ansaldo Breda e Sts, e delle joint venture a partecipazione minoritaria.