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Vi spiego le prossime tappe di Scelta Civica

Enrico Zanetti

Chiuse alla mezzanotte di ieri le iscrizioni a Scelta Civica valide ai fini della partecipazione al percorso congressuale. Oltre 3600 persone parteciperanno con diritto di voto alle elezioni del nuovo segretario e della nuova dirigenza del partito.

È un risultato straordinario per almeno tre motivi:

1) nel 2013, quando per intenderci c’era ancora Mario Monti e a settembre fu fatta la Festa del partito a Caorle, l’evento stimolò meno di 700 adesioni al partito;

2) il regolamento elettorale del congresso, pensato apposta per evitare la corsa alle pure, semplici e squallide tessere, non consente il voto per delega né nelle assemblee regionali che eleggono i delegati, né nel congresso nazionale dei delegati provinciali; i 3600 iscritti non sono quindi “tessere” nelle mani di molti, molti meno iscritti effettivi come accade in altri partiti, ma 3600 persone che si sono iscritte nella consapevolezza che ciò ha un senso solo se intendono realmente partecipare in carne e ossa al processo democratico;

3) le forti e ribadite resistenze di una ristretta minoranza di parlamentari e componenti di governo del partito che, oltre a non spendersi sui territori a favore dell’iniziativa, ha dato destro alla stampa per parlare poco e, quel poco, male del congresso di Scelta Civica (parlo di ristretta minoranza e non di minoranza perché, se è vero che una lettera che legittimamente chiedeva di fermare il congresso è stata firmata da 11 autorevoli esponenti, meno della metà ha continuato ad avversare il processo anche dopo aver preso atto di quanto era forte la determinazione della maggioranza nel portarlo avanti).

Ebbene: con questi numeri importanti e veri, da leggere anche alla luce del contesto sopra ricordato, Scelta Civica va al suo primo congresso a confrontarsi su tre mozioni e tre candidature: quella di Benedetto Della Vedova, Senatore di SC e sottosegretario agli Esteri; quella (last minute) di Luciana Cazzaniga, iscritta di Como e promotrice della comunità virtuale “Base Civica”; quella del sottoscritto, Enrico Zanetti, Deputato di SC e Sottosegretario al MEF.

Un grande esercizio di democrazia e partecipazione che sicuramente consentirà a Scelta Civica di rilanciare la propria azione politica nelle istituzioni (a cominciare dal decisivo passaggio del Quirinale) e, in parallelo, di avviare il percorso di dialogo e aggregazione nel Paese con altre realtà partitiche, civiche e associative con cui vi saranno punti importanti di convergenza, ciascuna con pari dignità per quel che effettivamente pesa, numeri alla mano.

Ora, però, prossima tappa le assemblee regionali del 24 gennaio per l’elezione dei 360 delegati: buon lavoro a tutti.

Enrico Zanetti


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